image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Corona e Signorini? Gli abusi di potere nel mondo gay sono ovunque e ve le raccontiamo noi: provate a menare su queste

  • di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

17 dicembre 2025

Corona e Signorini? Gli abusi di potere nel mondo gay sono ovunque e ve le raccontiamo noi: provate a menare su queste
Fabrizio Corona, nell'ultima puntata di 'Falsissimo', lancia accuse pesanti ad Alfonso Signorini che risponde tramite il Corriere della Sera: "È già tutto in mano ai miei legali". Intanto, la vera questione qui sono gli abusi di potere gay che, a prescindere da questi due milionari, sono ovunque e davvero 'sistemici'. Però, invece di generare movimenti come il #MeToo, diventano circhi e meme. Mentre la gente sui social sta combattendo per 'difendere' il proprio idolo del 'Grande Fratello' che certamente non si è mai venduto per partecipare al reality e tantissimi morti di fama passati dal programma annunciano dirette in cui racconteranno 'tutta la verità', pubblichiamo una serie di schifose storie vere di cui nessuno scrive perché non fanno hype. Ma che raccontano il problema meglio di milioni di views in abbonamento. Provate a memare su queste, se non siete troppo impegnati a farvi prendere per il culo

di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

Ve lo dico subito: Alfonso Signorini non mi ha mai chiesto se ce l'ho piccolo. L'inchiesta, chiamiamola così, detonata dall'ultima puntata di 'Falsissimo', vede Fabrizio Corona continuare a fare ciò che gli riesce meglio: monetizzare l'hype del pubblico beota, guadagnarci sopra gran bei soldoni, ossia l'unica cosa che gli interessa dal suo primo vagito sul nostro sciagurato pianeta. Non dimentichiamo: a febbraio scorso, dunque più o meno a quest'ora, l'ex re dei paparazzi digi-evoluto per autoproclamazione in guru di qualunque nefandezza 'vip', ha dedicato un bombastico episodio della propria trasmissione YouTube a Fedez, tirando fuori il marcio del gossip su di lui: aveva un'amante fissa, Angelica Montini, da prima delle nozze con Chiara Ferragni che, forse forse, nemmeno aveva mai voluto sposare. Un danno di immagine clamoroso che, sulla carta, fece arrabbiare tantissimo Federico Lucia. Ma che poi si tramutò in incredibile mossa pubblicitaria: tutti parlavamo delle corna di Federì, delle sue telefonate registrate da Corona, delle chat fedifraghe date in pasto alla pubblica opinione, dello scandalo che comprendeva anche la depressione del rapper. Proprio l'argomento su cui lo stesso rapper aveva scritto il brano, 'Battiti', che stava per portare a Sanremo. In fin dei conti, a livello di hype, nonostante la figura di merda che sembrava a prima vista, Fedez ne ha giovato. Quarto al Festival, la serata cover in duetto con Marco Masini sulle note di 'Bella Stronza' (dedicata a Ferragni? A Montini? Chissà!). E anche così è stato protagonista della kermesse.

In tempi molto bui per il 'Grande Fratello', lato Auditel e contenuti che non interessano più a nessuno, Corona lancia questa bomba contro Alfonso Signorini giocando con ciò che chiunque pensa da sempre: per andare in tv, tocca scendere a compromessi, andare a letto coi 'potenti', specie nel momento in cui non si possiede il benché minimo talento. Con un'edizione del papà di tutti i reality alla vigilia della conclusione e di cui nessuno si è accorto, mentre per il 2 marzo prossimo è prevista la partenza di quella nuova e 'Vip', condotta da Alfonso Signorini, il risultato è che, grazie a Fabrizio Corona, oggi a differenza di ieri, tutti parliamo del 'Grande Fratello': gli ex concorrenti dimenticati annunciano dirette social per raccontare 'tutta la verità', la gente su X fa crociate per difendere i propri idoli della Casa spiegando come e perché loro non si siano mai dati, mentre altri invece ovviamente sì. Il 'Grande Fratello' torna trend, dunque, quando chiunque se ne era oramai dimenticato. Lo vedete il gioco? Ebbene, questo gioco che di sicuro avrà ripercussioni legali (ma tra milionari a cui 'costano' poco e nulla) sarà pure divertente, ma sposta l'attenzione dal cuore del problema: gli abusi di potere gay. Che, a prescindere da questa storia, sono ovunque. Ma nelle rare occasioni in cui pare che saltino fuori, diventano al massimo meme e mai #MeToo.

Così si perde un'occasione importante, rimandando di nuovo una importante conversazione sul problema. Problema che di certo si ridicolizza tramite i faccioni dei 'protagonisti' del 'Grande Fratello'. Allora, visto che di storie vere e schifose ne sento e vedo da almeno 15 anni, quando ho iniziato questo lavoro, ma pure mentre facevo la cameriera, voglio mettere un punto. Qui non 'scoprirete' come e perché Dayane Mello meritasse di vincere l'edizione in cui invence trionfò Tommaso Zorzi, quello è circo, distrazione, gossip. Qui troverete ciò che nessuno scrive perché non fa hype. Sedetevi scomodi. E non preparate i pop corn, ma il sacchetto per il vomito. 

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da FALSISSIMO (@falsissimo.it)

Gli abusi di potere gay divertono, sono piccole storie di colore, folkloristiche, da grasse risate in compagnia. O almeno, io ne ho sempre sentito parlare così. Ero schifosamente giovane e a una cena di lavoro quando, per esempio, mi è esplosa questa davanti al muso: alla fine della registrazione di un programma tv, un autore stava lasciando lo studio, tutti se ne erano già andati. Sente dei rumori dai camerini e, stranito, va a dare una controllata. Nel camerino di un personaggio noto nel ruolo di prezzemolino tv oramai da diversi decenni trova un ragazzo rumeno, probabilmente minorenne che nemmeno parlava italiano. Ancora mezzo svestito, stava nascosto sotto a un tavolo. Il personaggio di cui sopra l'aveva tirato su dalla strada prima della trasmissione, ci si era ben sollazzato, e poi lì l'aveva dimenticato, andandosene via. L'autore racconta a tutta la tavolata, ridendo, di averlo fatto rivestire e riportato a 'casa', in un campo. Non era la prima volta che succedeva, ogni tanto capitava così con 'quello lì'. E tantissimi altri, forse ancor più insospettabili. Riuscireste a 'memare' questo? Sappiate che è 'normale'. 

Al pelato il rifiuto gli è rimasto di traverso…
comprensibile: davanti a un bonazzo del genere anche l’ego va in crash pic.twitter.com/d4vyUBjF85

— Lara Croft (@zerofiltri25) December 16, 2025

Poi certo, sì, c'è anche chi trae vantaggio dal 'sistema'. In un'altra occasione, ho sentito parlare di questo diciannovenne (lo conoscevo anche io) che soleva inviare video 'birichini' a qualunque personaggio tv omosessuale che stesse davanti o dietro le camere. A un certo punto, era riuscito a diventare il 'fidanzatino' di un celeberrimo cinquantenne. C'è chi se ne è preoccupato, contattando la madre per avvisarla della situazione. Ma mammà rispose di esserne a conoscenza. Non vedeva il problema dato che, grazie a tale liaison, entrambi sedevano tra il pubblico di un reality e, presto o tardi, ne era convinta, anche suo figlio ne sarebbe diventato concorrente. Cosa che poi, nel tempo, è successa. Due volte. Non che il ragazzo oggi sia 'famoso', ma sempre meglio che lavorare, immagino. 

In questo sottobosco di marcio e schifo, ambo le parti, nella maggior parte dei casi però il marcio e lo schifo arrivano da chi è più potente tra i due e così non si può parlare di vero e proprio 'consenso'. Avevo 20 anni e stavo iniziando a scrivere di tv per qualche sitarello. Ne ero molto orgogliosa. Tanto quanto un mio coetaneo che prestava servizio altrove. Io ero di Milano, lui no. Veniva da un paesello in cui non poteva nemmeno 'pensare' di essere omosessuale. Abitava in una stanza doppia in condivisione, i suoi genitori lo aiutavano con l'affitto perché una firma dello spettacolo nostrano che gli (e ci) sembrava tanto grande lo aveva scelto: tra centinaia di cv, pescò il suo. Lo riempiva di complimenti, scriveva molto bene, gli ricordava lui da giovane, avrebbe fatto gran carriera. Intanto, scriveva pezzi a 2-3 euro (lordi) giorno e notte. Ma quella è la gavetta, si sa, ci mancherebbe. Intervistava personaggi che mai avrebbe immaginato di incontrare, stava vivendo un sogno, il suo. Una notte mi chiama in lacrime: la grande firma, il mentore, il mecenate che tanto credeva in lui gli era saltato addosso, voleva scopare. Lui non se l'aspettava, era pure vergine, era scappato via sbattendo la porta. E adesso aveva paura. Aveva paura che ci sarebbero state conseguenze. 

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da FALSISSIMO (@falsissimo.it)

Il problema qui non era perdere la 'gloria', ma tornare al paesello. Insomma, in primis avrebbe preferito restare in un posto, Milano, dove poteva almeno 'pensare' di essere gay. Le conseguenze di cui sopra, però, non sono tardate ad arrivare: da quella sera, proponeneva pezzi ogni giorno, come sempre. Ma gli venivano rifiutati. A scriverli al posto suo, un nuovo giovane entusiasta e appena arrivato. Che fare? Lascia quel posto di lavoro, tanto nei fatti già non lo aveva più. E in quel momento riceve una telefonata molto precisa: "D'ora in poi, tu non scriverai mai da nessuna parte".

Purtroppo, così è: per mesi manda cv a qualunque redazione, nessuno lo richiama. Fino a che un giorno qualcuno gli risponde con la verità: "Gira voce che lavori male, che non sei affidabile. E poi, capisci, è sempre meglio non avere problemi con certe persone". Il mentore, oltre a impedirgli di scrivere per lui, aveva alzato il telefono per fargli terra bruciata intorno dicendo a chiunque nell'ambiente di non assumerlo: era un incapace, un piantagrane, avrebbe creato casini. Io potevo solo ascoltarlo piangere, mentre mi diceva che sarebbe tornato al paesello, che i suoi genitori non potevano più contribuire alle spese per aiutarlo a vivere a Milano, che non sapeva come dir loro d'aver perso il lavoro, che era fottuto. Sì, lo era. 

Oggi questo ventenne fa il giornalista. A un certo punto, è stato preso in una redazione. Perché chi dirigeva quella redazione aveva conti in sospeso con quel 'mentore' e voleva fargli dispetto, prendendo proprio lui, il reietto. Un colpo di fortuna per il ragazzo, una storia orribile sotto ogni altro punto di vista. Se vi facessi il nome del 'mentore', scoppiereste a ridere. Altro che Alfonso Signorini, non siamo nemmeno nella più remota periferia del 'potere'. Eppure, perfino lì, le cose andavano così. E mica solo per questo ventenne. Chiunque venisse 'scoperto' da tale simpatico mecenate del giornalismo, era chiamato prima o dopo a unirsi al suo harem milanese di scrivani-concubini. Alcuni accettavano (ma si può davvero parlare di 'scelta'?), altri declinavano e, nove su dieci, tornavano al paesello. Tutti giovanissimi, entusiasti, omosessuali non dichiarati.

Che questo 'harem' esistesse era noto a chiunque nell'ambiente. Ogni volta che spuntava qualche nuova firma, il commento più ricorrente era: "Hai visto? Ha cambiato fidanzatina! Questa almeno è un po' più carina". Una situazione (neanche tanto) nascosta in piena vista di cui tutti erano a conoscenza (forse lo sono tuttora?), ma che non destava alcuna preoccupazione. "Funziona così", no? Ah signora mia, da che esiste il mondo! Non importa quanti (ne conosco tanti) venissero schiacciati da quel 'sistema' capriccioso e stocazzista. Giovanissimi, con grandi sogni, per 3-4 euro (lordi) a pezzo. Il prezzo del successo. 

Dayane Mello ha sempre avuto il coraggio di seguire sempre la sua strada! A tutti i costi! Ha sempre seguito la sua luce! Continua a darci intrattenimento! Lei é sempre stata LA CONCORRENTE. E lo sará per sempre. Quel GF sará per sempre il SUO. pic.twitter.com/R7xE6YqN3H

— Pops Pindter🐼 (@Mellos_Po) December 17, 2025

Potrei raccontarvene moltissime altre, ma spero che sia già tutto piuttosto chiaro: l'abuso di potere gay è perfettamente accettato nella società in cui viviamo. E non certo per partecipare al 'Grande Fratello', pure per molto meno, ogni giorno, su gente che non ha modo di difendersi, figuriamoci 'denunciare'. Con la bella connivenza di tutti che ridacchiano oppure guardano altrove. Mentre oggi schiere di fan si preoccupano per il fango gettato da Corona su Pierpaolo Pretelli e compagnia grandefratellante, i poveri cristi senza nome continuano a sucare senza che nessuno ne parli perché loro non fanno views né hype, non hanno follower né plotoni di fandom a 'proteggerli'. 

Io dieci anni fa non potevo fare nulla. E nemmeno adesso. C'è stato il #Metoo, nessuno mi mette una mano sul culo convinto di poterlo fare mentre sto lavorando. Ma forse non succede più perché ora sono vecchia ed esco di casa poco e niente. O, se devo farlo, mi vesto da carpentiere. Non si sa mai, non voglio rogne.

Il punto è che se una donna ora riceve avances indesiderate in cambio di lavoro, tutti reputiamo che sia un fatto gravissimo. Un fatto gravissimo che è sempre successo, da che esiste il mondo (dello spettacolo). A un certo punto, però, si è globalmente stabilito che non fosse cosa e buona e giusta, men che meno 'normale', anzi, da denuncia. E così il più importante produttore cinematografico hollywoodiano si è preso 40 anni di carcere.

Se un abuso di potere accade, invece, tra omosessuali, è ancora una barzelletta, fa ridere. Gli stessi gay, 'famosi' e non, in queste ore stanno twittando che 'sono cose che capitano', che chi accetta non ha una dignità e deve vedersela con la propria coscienza senza rompere i maroni, che è un miserabile alla ricerca di visibilità. Possibile che gli ex gieffini lo siano tutti o quasi, ma gli ex gieffini qui non sono il problema. Il problema è una società che accetta sghignazzando ciò che per le donne, finalmente, non è più considerato accettabile: doversi scopare il capo per lavorare. E stare zitte, anzi, ringraziare. Se no non salta 'il film'. Salta proprio qualsiasi possibilità di carriera, talento o no chissenfrega.

Per quanto riguarda chi appartiene alla comunità rainbow, anche da questo punto di vista invece, siamo ancora ai tempi del delitto d'onore. Bisticciassero pure Corona e Signorini, se la vedranno poi nelle sedi opportune. E mentre seguite, pop corn in mano, l'ennesima diretta del vostro idolo che spiega come e perché lui non abbia mai dato via il culo per stare in tv, magari rendetevi conto una buona volta di essere davanti a una fiction. Una fiction che nasconde, facendo caciara, un 'sistema' che esiste davvero. E per cui nessuno si indigna, di cui nessuno parla. Perché che views fai con un minorenne rumeno 'dimenticato' in camerino? Che views fai con le storie che non si possono raccontare, che riguardano poveri stronzi qualunque, senza nome? Perdonate il disturbo, ora pare sia uscita una nuova puntata di 'Falsissimo', continuate pure a farvi prendere per il culo. No vabbè, adoro!

More

Fabrizio Corona vs Alfonso Signorini: aver fatto parte di un Sistema ci esclude dalla denuncia dello stesso? Per il Potere sarebbe comodissimo

di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

Corona Compagno!

Fabrizio Corona vs Alfonso Signorini: aver fatto parte di un Sistema ci esclude dalla denuncia dello stesso? Per il Potere sarebbe comodissimo

Fabrizio Corona con Alfonso Signorini come Alberto Arbasino con Alberto Moravia. Ma anche come Truman Capote: Falsissimo è Grande Letteratura dell'Ipocrisia, ma su Youtube

di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

Corona, l'Arbasino e il Capote dei nostri giorni

Fabrizio Corona con Alfonso Signorini come Alberto Arbasino con Alberto Moravia. Ma anche come Truman Capote: Falsissimo è Grande Letteratura dell'Ipocrisia, ma su Youtube

“Se non vai a letto con lui, non lavori in tv”: il “sistema Signorini” raccontato da Corona è sempre esistito e non rende automaticamente tutti vittime

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Diciamoci la verità

“Se non vai a letto con lui, non lavori in tv”: il “sistema Signorini” raccontato da Corona è sempre esistito e non rende automaticamente tutti vittime

Tag

  • Alfonso Signorini
  • Fabrizio Corona
  • Polemica

Top Stories

  • Delitto di Garlasco, Francesco Chiesa Soprani: “Ermanno Cappa denunciami, l’alibi di Stefania è costruito”. L’ex amico di Paola Cappa ci fa, ci è o se l’è presa a cuore?

    di Emanuele Pieroni

    Delitto di Garlasco, Francesco Chiesa Soprani: “Ermanno Cappa denunciami, l’alibi di Stefania è costruito”. L’ex amico di Paola Cappa ci fa, ci è o se l’è presa a cuore?
  • Delitto di Garlasco: una corrispondenza tra Chiara Poggi e Andrea Sempio, altre telefonate e nuovi capelli trovati? Occhio signori, sono le ore più buie (e pericolose)

    di Emanuele Pieroni

    Delitto di Garlasco: una corrispondenza tra Chiara Poggi e Andrea Sempio, altre telefonate e nuovi capelli trovati? Occhio signori, sono le ore più buie (e pericolose)
  • Delitto di Garlasco: si prepara il “trappolone” per Fabio Napoleone? La strana mossa del legale dei Poggi, le pesanti parole dell’avvocato di Venditti e un miserabile sospetto

    di Emanuele Pieroni

    Delitto di Garlasco: si prepara il “trappolone” per Fabio Napoleone? La strana mossa del legale dei Poggi, le pesanti parole dell’avvocato di Venditti e un miserabile sospetto
  • Quarant'anni dopo "Cosa succede in città" con Maurizio Solieri, il chitarrista di Vasco Rossi. "Oggi la gente ha fretta di avere successo, ma le cose arrivano piano piano"

    di Gianmarco Serino

    Quarant'anni dopo "Cosa succede in città" con Maurizio Solieri, il chitarrista di Vasco Rossi. "Oggi la gente ha fretta di avere successo, ma le cose arrivano piano piano"
  • Delitto di Garlasco: ma il servizio delle Iene che (per ora) non vedremo? Sì, c’entra una donna! Ecco cosa abbiamo scoperto

    di Emanuele Pieroni

    Delitto di Garlasco: ma il servizio delle Iene che (per ora) non vedremo? Sì, c’entra una donna! Ecco cosa abbiamo scoperto
  • X Factor segreto: Gabbani odiava le 'sue' battute, a Lauro non fregava più niente, il cinico destino di PierC. E perché ha vinto Rob?

    di Grazia Sambruna

    X Factor segreto: Gabbani odiava le 'sue' battute, a Lauro non fregava più niente, il cinico destino di PierC. E perché ha vinto Rob?

di Grazia Sambruna Grazia Sambruna

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]
  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Chi siamo
  • Privacy