Un "uomo vero" alla Tom Wolfe
Paolo Zampolli ha la faccia da duro, occhi penetranti e mascellone virile. Ricorda Charlie Crocker, il protagonista di “Un uomo vero” (A man in full) di Tom Wolfe. Un italiano che è arrivato ai vertici del potere americano e che, secondo il racconto di Fabrizio Corona, lo avrebbe chiamato durante l’interrogatorio in procura (per la faccenda del – presunto – Signorini-Gate) dalla Casa Bianca, nonché colui che ha presentato Melania a Donald Trump.
Nato a Milano il 5 marzo 1970, figura poliedrica che ha attraversato moda, immobiliare, diplomazia e politica internazionale, legandosi indissolubilmente a Donald Trump.
Origini milanesi
Figlio unico di Giovanni Zampolli, fondatore della Herbert, casa distributrice in Italia di giocattoli Hasbro come il Dolce Forno e action figure di Star Wars. A 18 anni, la morte del padre in un incidente sciistico lo costringe a interrompere gli studi universitari e vendere l'azienda familiare, spingendolo verso nuove avventure. Viaggia, organizza eventi moda come il Look of the Year a Ibiza nel 1994, dove incontra John Casablancas di Elite Models, che lo invita a New York.
Ascesa nella moda e Melania Knauss
Trasferitosi nella Grande Mela nel 1996, fonda ID Models Management, agenzia che lancia top model come Heidi Klum, Claudia Schiffer e, soprattutto, Melania Knauss, adesso “in Trump”, che presenta al presidente degli U.S. nel 1999 al Kit Kat Club durante la Fashion Week. Nel 2004 tenta di acquisire Elite, fallisce, ma Trump lo recluta come direttore sviluppo internazionale per il suo gruppo, aprendo all'Europa.
Immobiliare e Lusso
Lasciata la moda pura, crea Paramount Group: un'agenzia immobiliare extralusso dove modelle accompagnano clienti facoltosi in Rolls-Royce, elicotteri o yacht sul fiume Hudson per visionare le penthouse di Manhattan.
Vive a Gramercy Park tra quadri di Canaletto, De Chirico e Picasso. Sposato con Amanda Ungaro, ex modella, grazie alla quale abbandona l'immagine di playboy. Amico di calciatori italiani come Del Piero e Vieri, ma anche ambientalista con Agua do Brasil per preservare la foresta amazzonica.
"My Paolo"
Dal 2011 ambasciatore della Repubblica Dominicana all'Onu. Grenada nomina la moglie ambasciatrice. Nel 2020 Trump lo mette nel board del Kennedy Center; Biden nel 2021 nel consiglio per sport e nutrizione. Da marzo 2025 è Special Representative USA per le Global Partnerships e inviato speciale di Trump per l'Italia, nominato a Mar-a-Lago, con focus su commercio e relazioni bilaterali. Donald Trump lo chiama "My Paolo", frequenta abitualmente sia Mar-a-Lago che la Casa Bianca. Il suo soprannome, pare, sia "Zampa", da “zampillante. Ed è un po’ un archetipo dell’italoamericano che ha saputo farsi strada nel sogno americano.