Gli studi cinematografici sono nel Rocco's World che è anche la sede della scuola fondata dall'ex attore, regista e produttore di cinema a luci rosse, il mitologico Roccone nazionale, per formare le nuove leve del proprio settore. Alcuni anni fa, insieme al compianto cugino Gabriele, scomparso 3 anni or sono e metà della coppia creativa fin dagli anni d'oro del Cinema a luci rosse, Rocco Siffredi ha ideato un campus in pieno stile nordamericano, con un'enorme capanna-lodge immersa nel verde dove sono ospitati gli studenti, così da trasmettere parte degli oltre 30 anni di competenze nella specifica industria cinematografica, durante alcuni giorni di lezione. Fare film porno è un duro lavoro. Al pari di Walt Disney, Michael Jackson, Valentino Rossi VR46 ed altre icone geniali del Pianeta, anche Rocco Siffredi ha voluto ricreare il proprio “mondo personale”, che corrisponde alla propria visione, all'interno di una pazzesca “factory”. Il luogo è incantevole e vanta scorci da urlo: suites e loft, piscina, lago, chalet, pista da motocross, parco alberato con statue, beach volley, caprette, alpaca e porcelli. Anche del genere umano. Non è solo uno studio cinematografico professionale con incredibili attrezzature tecnologiche per produrre film: il Rocco's World è un luogo pazzesco, pieno di bellissime donne (e uomini), nonché zeppo di memorabilia, divertimenti e motociclette. Lo zen e l'arte della manutenzione del maschio, in provincia d'Ungheria.
Il corso di studi
Esperimento, reality, documentario e film hard. L’innovativa edizione 2023 dell’accademia ha avuto una formula che è una fusione tra due distinti mondi: quello del cinema internazionale per adulti, con quello delle creatrici di contenuti da vendere su Onlyfans. E il risultato è stato un mix delle forme di intrattenimento più diffuse: live sul Web, stories sui social, selfie allo smartphone, video in streaming e “j'accuse” sui social network e interviste in radio nazionale. Però con l'aggiunta di un'immersione nel Cinema con la "C" maiuscola: dalle compilation di fari e luci, al concerto di immagini con 4 telecamere iper-professionali, fino alla cabina di regia mobile, con l'aggiunta di un contributo fonico d'autore e di riprese effettuate anche con i droni volanti. La formula ideata da Rocco Siffredi e dal suo entourage per la prima Academy al femminile è stata un cocktail, composto da: attività in stile “Giochi senza frontiere”, un reality televisivo alla “Amiche di Roccone”, una pellicola por*ografica professionale con 4 scene hard ed un incipit “no-sex” a fini didattici, nonché un'avventura davvero strabiliante. All'interno dell'Academy femminile si sono svolti pure alcuni drammi, personali e pubblici, nonché pianti emotivi e genuina commozione durante la consegna dei diplomi ed era presente anche un grande classico del formato reality TV: "il confessionale", che rappresenta l'occhio vigile del “grande porcello” che c'è in ogni spettatore, nonché è lo studio dove sono stati registrati i commenti e i contributi personali di ciascuna delle ragazze partecipanti. In video veritas.
Le insegnanti e le guest star
Il corpo insegnante era composto da alcuni “coach” per il supporto sul campo: la content creator e imprenditrice alle canarie, Gaia on Top, che è milf laureata in psicologia e ha svolto lezioni con test a risposta multipla, nonché l'attore Ste Axe, che quando non è sui set o con ragazze di Onlyfans, lavora nel proprio ristorante-pizzeria, quasi un "Por*o a legna". Ma si sono aggiunti anche esperti, ospiti e guest star. Come ad esempio Master Giacon, Giuly e Miss O: uno e trino insieme alle proprie assistenti, l'esperto di BDSM ha tenuto una lezione con dimostrazioni delle pratiche, nonché ha introdotto l'importanza di: meditazione, mente e yoga. Cinquanta sfumature di Chakra. Mentre come por*oattrice a dar man forte durante le scene hardcore, c'era l'esperta e italiana Helena Valle, che completava la squadra di attrici "pro", composta da due superstar della filmografia di Rocco Siffredi. Una è l'ex-attrice inglese Kelly Stafford, paragonabile a “De Niro” nei lungometraggi del regista italiano e a cui Rocco ha regalato la statuetta dell'Oscar AVN, vinto a Las Vegas vent'anni prima con una pellicola interpretata magistralmente dall'affascinante Star britannica. Come docente in visita c'era invece la Stella italiana delle luci rosse, l'attraente e solare Malena, che ha evidenziato alle ragazze la propria e ponderata scelta professionale. Le due super dive dell'hard hanno infatti raccontato alle ragazze alcuni aspetti del mestiere di attrice hard, come la preparazione richiesta per alcune scene e quella che è necessaria per impattare con il mondo. Ambedue le superstar non hanno eseguito performance di fronte alle telecamere, però sono state con l'invidiato MOW in piscina.
Un lavoro per duri
Hanno invece interagito con parte delle ragazze iscritte all'Hard Academy, alcuni attori “super pro”. Un esercito di centimetri ed esperienza, ma in stile “quei bravi ragazzi”: dall'attore canadese Eric Everhard, classe 1976, che sta leggendo il libro del prof. Theodore Kaczynski alias “Unabomber”, all'attore hard olandese Aaron Rock, che sprigiona simpatia contagiante e, sotto tutt'altro pseudonimo, è un musicista e un “big black vocalist” che anima i palchi dei festival di musica elettronica in giro per il mondo. E infine Tommy Gold: classe 1999 e “dalla Russia con amore”, però vestito come un rapper della East Coast. Il giovane attore russo è un rappresentante della nuova generazione di attori professionisti: alto e bello come una statua greca, egli interpreta scene che sono vendute nel classico mercato eterosessuale, nonché alcune in quello specifico omosessuale. Infine, un duplice contributo extra alla squadra di marcantoni: due professionisti, arrivati insieme ad altre due attrici per ruoli secondari, esclusivamente per la giornata di sabato e le riprese dell'orgia collettiva. Uno è l'italo-francese Lorenzo Viota, che si è posteggiato negli studi cinematografici con una Maserati Gran Turismo targata Aixe-en-Provence, mentre l'altro è Raoul Costa, professionista dell'hardcore internazionale che, a discapito del nome da terzino del Portogallo, è italianissimo e siciliano.
Le giornate di lezione
Il calendario dell'Academy ha subito lievi variazioni durante il tragitto, ma la giornata tipo era così costituita: dalle 8-9 di mattina si partiva con le sessioni di trucco e scelta di abiti e costumi, poi si iniziava a circa metà mattinata con le registrazioni al confessionale e una diretta collettiva, cui segue il pranzo nel loft che ospita la mensa. La cucina era curata da una coppia di ristoratori ungheresi, che hanno lavorato in Veneto e hanno rifocillato studentesse e staff con pietanze dal casalingo gusto italiano. Al pomeriggio invece si è sempre svolta prima un'attività collettiva con giochi di gruppo, dal tiro alla fune, al body painting, passando per il calcetto e la corsa, a cui ha fatto seguito una vera e propria scena hardcore, ma solo per chi era in vena di partecipare e soprattutto pronta per performare di fronte alle telecamere con partner professionisti. Molte ragazze hanno partecipato agli incipit “no-sex” didattici che fanno da breve preludio alla scena. Da segnalare che le attività ludiche e le scene hardcore erano spalmate in un programma in crescendo: dai giochi semplici a complicati, dal soft all'hardcore. Il primo giorno si è speso solamente per le fotografie di rito, nonché per la tanta e continua burocrazia che necessita l'intrattenimento per adulti contemporaneo: da molteplici liberatorie e firme, a fotografie e fotocopie di documenti, alle analisi e agli esami medici. Una prima scrematura per motivi di salute ha decretato che un terzo delle partecipanti non avrebbe potuto interagire fisicamente con altre persone durante i giorni successivi dell'Hard Academy.
Le diplomate e le fuggite
Alla dozzina di studentesse italiane, che in realtà erano numericamente 13 per l'aggiunta dell'ex collegiale Maria Sofia Federico in extremis, vanno anche sommate 2 influencer. Ma solo 10 ragazze sono arrivate alla fine della settimana e a conseguire il diploma. Difficile elencarle tutte, ma ciascuna ha una bellezza personale, un carattere unico e tutte insieme compongono una classe di femminilità davvero variegata. Le note di cronaca, raccontano invece che: una ragazza non è proprio partita per l'avventura, poiché è sopraggiunto un lutto familiare ed è tornata a casa dopo il primo giorno di burocrazia ed esami. Mentre due studentesse, che in realtà parevano tra le più promettenti e hanno partecipato a scene hardcore e attività di duro lavoro, hanno abbandonato la scuola per sopraggiunti screzi e/o problemi personali. Sia all'interno dell'Accademy, durante un confronto collettivo in pieno stile reality-show, nonché soprattutto con chi era a casa, o meglio: chi avevano in chat nel proprio smartphone. Forse il fidanzato e/o la propria “agenzia di Onlyfans”, come spesso riferiscono le Onlyfanners, anche se non si capisce se è: un “agente” che procaccia clienti oppure qualcuno che da casa risponde agli utenti millantando di essere la ragazza del profilo. Ma comunque si tratta di qualcuno a cui non garbava ciò che le ragazze stavano facendo, come libera scelta personale e come opportunità professionale nel cinema per adulti. Gelosia o invidia: delle due, l'una ma, ambedue, molto controproducenti. Tra i precoci abbandoni scolastici, si annoverano anche le due influencer: Alex Mucci, nota per oltre 7 milioni di follower e l'amica Vicky Ohw, che conta circa 130mila seguaci. Le due ragazze in dispersione scolastica, si sono viste solo durante la prima giornata, il primo incontro in studio e nel primo gioco di gruppo durante il secondo giorno, dopodiché hanno abbandonato la scuola e si sono riviste solo in aeroporto, per il viaggio collettivo di ritorno. Le dieci ragazze che hanno conseguito il diploma, sorprendendo e commuovendo lo stesso Rocco Siffredi, durante la giornata di libera uscita conclusiva, a Budapest si sono tatuate il trittico mantra del famoso ex attore, produttore e regista italiano di cinematografia internazionale a luci rosse: “passione, umiltà, ironia”. Bene, brave, bis.
La vincitrice e la partecipante
La vincitrice Shelena è stata la silente sorpresa dell'Hard Academy: dalla Sicilia senza rumore. La ragazza vanta poche fotografie su Instagram e pare non spendere l'intera giornata schiavizzata dal proprio telefono. Si tratta dell'unica ragazza che ha completato l'intero percorso scolastico: tutti i giochi, le attività e le scene hard. Impegno lodevole, dall'inizio alla fine. La classifica è però altamente simbolica, infatti il testa a testa con la seconda classificata, Eva Generosi, è stato proprio sul filo del rasoio. Ma il dirigente scolastico, il Roccone nazionale, ha speso qualche minuto come commento e giudizio personale, circa ciascuna delle partecipanti al corso di studi 2023. La tredicesima cavaliera di quest'avventura, la ex collegiale Maria Sofia Federico ha pedissequamente tentato di attivare il proprio attivismo non richiesto. La colpa è in parte riferibile al temibile conduttore de La Zanzara, il caro Giuseppe Cruciani, che ha parlato in diretta radio con la ragazza, con Rocco Siffredi da Budapest e soprattutto col padre della giovane, che forse ambiva a partecipare a questa scuola di cinema hard al posto della prole. E il caso mediatico della giovane Maria Sofia dal Lazio ha corroborato l'intera nazione per i primi giorni dell'Università del Por*o. MOW ha pure inviato a Dagospia la foto del primo incontro tra “Il Maestro e Margherita”, direttamente dall'aeroporto di Budapest. La ex-collegiale era carica di entusiasmo e ha provato ad ogni piè sospinto ad attivare un "dibattito attivista", così come a lanciare un “messaggio politico” mai richiesto. Ma guadagnando solo la richiesta di un “intervento della regia” da parte degli utenti che seguivano online le dirette. Pare proprio che l'intrattenimento e il cinema per adulti non siano tra gli interessi della giovane studentessa ex collegiale, quanto invece la propria visibilità sui media. La studentessa, infatti, ha pure dormito durante una delle prime scene hardcore ma, pur essendo la più giovane del corso, anche se di appena un anno meno adulta di altre partecipanti, si è applicata e ha partecipato, rigorosamente agli incipit “no sex” e alle attività in stile "giochi senza frontiere", organizzati dall'entourage e dai coach della scuola. Molta saccenza e troppa pazienza.
Cosa MOW ha capito
Prima di tutto si è compreso come “scorre l'acqua” nel lavoro di onlyfanner e influencer: i balletti ammiccanti e i post in bikini sui social network sono vietati ai minori di 14 anni e servono a invogliare parte dei propri utenti a visitare il profilo Onlyfans dove, sono in vendita i "contenuti" più hot, appetibili e vietati ai minori di 18 anni, che sono venduti su base personale: da una, a uno. In realtà più che brevi ammiccamenti, balletti di pochi secondi e il consueto background culturale del mondo digitale, non si è visto molto. Nel cinema XXX, dove una medesima scena deve piacere al massimo numero possibile di spettatori, come in qualsiasi altra forma dell'intrattenimento di massa, il meccanismo è molto diverso. Ad esempio, è da notare che la maggioranza delle ragazze si è spesso lamentata dell'attesa e della lunghezza dei tempi sul set. Ma che sia la registrazione di un lungometraggio o uno shooting di un fotografie per un servizio moda, gli orari di lavoro coprono spesso l'intera giornata e non sono certo i pochi secondi di un video su TikTok. Lavorare: stanca, si sa. Un'altra cosa che MOW ha capito è che le “collab” sono un'attività potenzialmente a rischio: durante “le collaborazioni” e “la creazione di contenuti” su Onlyfans, al contrario di ciò che è una normalità nell'industria del Cinema a luci rosse, non esistono: regole, norme o precauzioni da seguire e non vengono effettuati esami medici, se non su base volontaria. Una cosa che ha stupito è il poco interesse e l'attenzione professionale durante le riprese, soprattutto quelle hardcore: a parte il terzo di studentesse attivamente partecipanti alla scena, non appena gli attori “pro” sguainavano le proprie armi, ben poche ragazze tra le non-partecipanti, si fermavano come da consiglio ad osservare: la scena, i movimenti delle camere e della regia o anche solo le performance sessuali degli attori: fuga generale. Tutte le ragazze hanno invece hanno partecipato, con entusiasmo e persino con agonistica competizione, ai giochi e alle attività proposte. Ultima questione che ha attivato i sensi di giornalista è la “messa a terra” del denaro: mentre tra gli attori “pro” del cinema hard è facile individuare beni mobili e status symbol che ne inquadrano il tenore di vita economica, come ad esempio la Gran Turismo Maserati nel parcheggio, così tra le Onlyfanners, non è mai esplicito e concreto il denaro che è dichiarato, spesso in enormi quantità, tra i personali guadagni. Le studentesse dell'accademia di Budapest sono infatti immerse nel mondo digitale dello smartphone e in piena gig-economy: shein, uber, whishlist, glovo, vinted e affini, non proprio brand e marchi da gusto per il lusso. In più, come dichiara la stessa Fenix, l'azienda proprietaria dell'app Onlyfans, i guadagni medi dei propri utenti sono di circa 180 dollari mensili, per ogni utente registrato e attivo nel mondo. Da controllo personale con una delle fonti, sullo smartphone l'app segnalava che un contenuto era stato venduto dalla ragazza per 18 dollari a 6 persone, per un totale di 108 dollari, a cui va decurtata la percentuale del 20% che trattiene l'app e del 22% dell'iva che chiede il Fisco. Significa che il guadagno netto è stato di circa 67 euro, patrimonio con cui è possibile pagare (a malapena) una cena in pizzeria per due persone a Milano. E non in una zona centrale.
Femmine del futuro
Infine, ecco il parere del fondatore dell'accademia: "Sono contento del risultato, anche se è stata impegnativa: era una novità. Ho voluto fare questo esperimento, mettendo insieme due mondi distanti: noi del Por*o con le content creator di Onlyfans - dettaglia Rocco Siffredi - Ma, da qui al futuro, l'Hard Academy è di sicuro femminile, questo è certo: sicuro. Perché l'accademia maschile è troppo base: l'unico problema che assilla i maschi è avere l'erezione di fronte alle telecamere, mentre la scuola femminile è molto più sfaccettata, composta da ragazze la classe è stata molto diversa." Infine, il 59enne regista e produttore, che è un profondo conoscitore dei meccanismi della TV italiana, lancia un'idea che suona come una proposta: “Io non ti posso portare in un mondo che non è il mio ma, nel mio, ti ci porto e bene: se lo fai, almeno devi farlo bene. E il futuro dell'Accademia è femminile, al 100%, anche se non so ancora con che formula. Il futuro della Hard Academy è televisivo e femminile. Se questa edizione dell'accademia, almeno ciò che abbiamo pubblicato online, la vede qualche produttore, può anche essere che ne riconosce le potenzialità e potrebbe prenderlo come esempio e come 'pilota': il futuro è femminile.”