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Mamdani estremista! Ferrara e Cerasa terrorizzati dai bus gratis. Gli unici musulmani riformisti sono quelli coi petroldollari?

  • di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

  • Foto Ansa

6 novembre 2025

Mamdani estremista! Ferrara e Cerasa terrorizzati dai bus gratis. Gli unici musulmani riformisti sono quelli coi petroldollari?
Rohan Mamdani, figlio della regista Mira Nair, è diventato il nuovo spauracchio del Foglio: “estremista”, “radicale”, “anti-sistema”. Il suo vero crimine? Parlare di welfare e trasporti gratuiti. Forse per Giuliano Ferrara e Claudio Cerasa i musulmani moderati e riformisti sono solo quelli che si comprano la normalità a colpi di petroldollari

Foto Ansa

di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

New York, centro dell'impero e della paranoia: è bastato che Rohan Mamdani vincesse un’elezione per far tornare la parola “radicalizzazione” sui titoli dei giornali. Non per un attentato, ma per una elezione a primo cittadino. L’idea che un socialista musulmano sia diventato sindaco della Grande Mela sembra più inquietante di una bomba nella metro. E allora via, “estremismo”, “fondamentalismo”, “minaccia”. Voglio dire: ma voi lo avete visto Rohan Mamdani? A momenti lo fate diventare un pericoloso reclutatore di giovani newyorchesi musulmani che non hanno trovato altra via per radicalizzarsi e invece adesso sanno dove andare: a citofonare al sindaco (da cui il famoso detto, quando il telefono o il citofono squillano troppe volte disturbando la quiete: “E che siamo a casa del sindaco?!”). Faccio due esempi presi a caso di giornalisti ansiosi: Claudio Cerasa, detto “mastro ciliegia” (da cui la famosa canzone di Lew Brown e Ray Anderson: “Life it’s just a bowl of cherries, don’t take it serious”) che su Il Foglio infila una collana di: “Odio per la globalizzazione”, uh, odio, addirittura, tipo che diventa tutto rosso rosso in faccia e digrigna i denti? “Istinti anti sistema”, perché Mamdani non è una persona ragionevole che riflette e poi dice: “Ma sai cosa? A me questo sistema mica mi convince del tutto”, e l’interlocutore: “Ma quale sistema?”, e Mamdani: “E che ne so io, chiedilo a Cerasa”. No, Mamdani è uno che quando sente la parola “sistema” - anche se col significato univoco lo usano soltanto i complottisti su internet e il direttore de Il Foglio – salta su, come si dice, d’istinto e… che fa? Che fa uno quando reagisce d’istinto alla parola “sistema”? Boh: rompe un piatto. La moglie: “Perché hai rotto un piatto?”. Mamdani: “Così, d’istinto”.

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Rohan MAmdani con la madre, la regista Mira Nair mentre fanno paura a Il Foglio

Anche Giuliano Ferrara è terrorizzato non solo da Mamdani, ma dalla “radicalizzazione” che Mamdani potrebbe esportare in Italia. “Si dovrebbe fare attenzione in Italia a mimare il mito Mamdani, la radicalizzazione come risposta alla crisi degli estabilishment, come nuova cultura che soppianta il riformismo”. Descrizione per cui Mamdani sarebbe il pericolo infido, insito in ogni aspirante riformista, moderato, pacato, facciamo le cose a poco a poco, piano piano, chi va sano va lontano, che all’improvviso si accorge che il “riformismo” all’italiana è di destra: dalla bicamerale Berlusconi-D’Alema a Matteo Renzi (a proposito, Giuliano, teniamolo d’occhio, non credo che con la vittoria di Mamdani, Renzi, si fa crescere i dredlock e inizia a indossare i jeans tutti belli stretti, però larghi in fondo, perché se no corre il rischio che gli viene l’orchite). Infine il capolavoro ferrariano: “Il welfare invocato con estremo estremismo da Zohran”, in cui l’ex direttore de Il Foglio percula un po’ la sinistra che guarda a Mamdani come un faro perché – sostiene Ferreira – in Italia il Welfare ce lo abbiamo già. Che è un po’ come quando abbiamo bisogno del dottore e al bar ci diciamo l’un con l’altro “meno male che non siamo in America, che lì, se ti fai male per strada, se non hai la carta di credito, neanche ti guardano” e poi ce ne andiamo nella sanità privata perché i tempi di attesa in quella pubblica (non sempre, ma capita, e non dovrebbe capitare) sono quelli che sono. Insomma a Ferrara il nostro Welfare piace. Ma proprio tanto eh. Mi ricorda un po’ il Candido di Voltaire ma con meno virgole.

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La pericolosissima (secondo Il Foglio) Mira Nair, regista e madre di Rohan Mamdani, a un evento Disney

In realtà, Rohan Mamdani, è figlio di Mira Nair, regista con una nomination agli Oscar (tutti comunistacci; shakerano i Manhattan dentro le molotov), è stata pluripremiata alla Mostra internazionale d’arte cinematografica a Venezia, che come si sa si svolge in un centro sociale okkupato e autogestito, compreso un Leone d’Oro (ma la statuetta aveva tutta la cinturina esplosiva intorno). La Nair insegna a New York, alla Columbia University, e io, dopo avere letto di tutte queste radicalizzazione estreme della famiglia Mamdani mi chiedo come mai ancora non li abbiano portati a Guantamano. Ma senti, non è che ‘sta cosa del Welfare e degli autobus gratis dà così tanto fastidio che dal “esistono anche musulmani moderati” (che non dovrebbe essere una concessione, ma l’osservazione di un dato di fatto) siamo passati a musulmani terroristi tout court? E va bene, vuol dire che continueremo a farci la tessera del tram. 
P.S. O i musulmani moderati e riformisti sono soltanto quelli ricchi grazie ai petroldollari?
 

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  • Zohran Mamdani

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