“Roma Servizi per la Mobilità smentisce nel modo più categorico qualsiasi malfunzionamento del semaforo all'incrocio teatro dell'incidente tra un tram e il veicolo del calciatore Ciro Immobile”. Così la la società che si occupa di mobilità per Roma Capitale è intervenuta riguardo all’incidwente che ha coinvolto il calciatore della Lazio Ciro Immobile e le sue figlie di 8 e 10 anni. “Come hanno evidenziato le verifiche subito effettuate, l'impianto era ed è in piena efficienza. Le risultanze tecniche dei controlli sul funzionamento saranno messe a disposizione della Polizia locale”, ha aggiunto Roma Servizi per la Mobilità, per smentire che lo schianto possa essere attribuibile al malfunzionamento dell’impianto semaforico. E intanto, restano da accertare i motivi e la dinamica dell’impatto che domenica 16 aprile ha visto coinvolta l’auto del calciatore con un tram. Anche perché, lo sportivo e il conducente del tram hanno fornito versioni discordanti. Nel frattempo è stato reso pubblico uno studio che potrebbe chiarire molte cose.
Si tratta della rilevazione della velocità tenuta dal Suv di Immobile che, nell’incidente, ha provocato 12 feriti, nessuno grave. Anche perché, se l’attaccante avesse tenuto una velocità superiore ai 50 all’ora previsti in quel tratto dovrebbe avrebbe più di una responsabilità sull’accaduto. E qui sono spuntati i calcoli del sito cityrailways, secondo cui l’auto di Immobile avrebbe viaggiato a circa 80 chilometri all’ora. Ma non basta certo per emettere una sentenza, infatti a stabilire come sono andate le cose saranno le perizie effettuate sui veicoli coinvolti nell’incidente, come anche sui telefonini di entrambi i conducenti e sulla rete di semafori di piazza delle Cinque Giornate.