Proseguono in tutto il mondo, e anche i Italia, i blocchi autostradali e i raid da parte degli attivisti del clima. L’altro giorno Roma, per esempio, gli appartenenti a Ultima generazione hanno imbrattato un quadro di Van Gogh. Ma a Berlino uno di questi blitz è finito molto male. Un ciclista, rimasto intrappolato sotto una betoniera, è infatti deceduto dopo che i soccorsi avevano ritardato il loro arrivo a causa di un blocco stradale. Non è mancata la condanna delle azioni degli attivisti da parte del governo. Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha detto che “l’appello non può che essere che, in tutte le decisioni che le persone prendono per le manifestazioni politiche, si assicurino sempre di non contribuire a mettere in pericolo gli altri. E se questo è il caso, è molto deplorevole. Nell’esprimere il dissenso sarebbe bene che gli attivisti avessero creatività”. Il portavoce di Scholz ha aggiunto che “il governo tedesco condanna questo tipo di proteste. Condividiamo la difesa del clima, ma non le proteste fuori legge”.
Nell’ambito di questo blocco stradale, che avrebbe portato alla morte del ciclista, due persone sono state denunciate. Gli uomini, di 59 e 63 anni, sono accusati di ostacolare le persone che prestano assistenza, ha detto a Reuters un portavoce della polizia, confermando quanto riportato dal quotidiano locale Berliner Zeitung. I due manifestanti si erano incollati a un cartello sull'autostrada 100 della città lunedì, ha aggiunto il portavoce. In una nota gli attivisti di Ultima Generazione, hanno difeso la loro protesta dicendo che è loro compito “continuare la protesta fino a quando il governo non prenderà iniziative a difesa del clima e che è loro compito lasciare sempre una corsia libera”.