Arriveremo alle gare senza piloti? Ve la immaginate la F1 senza la sfida "Verstappen-Hamilton" o un albo d'oro senza Senna e Schumacher ma con solo le macchine? È quello che potrebbe succedere in futuro dopo i risultati stupefacenti ottenuti pochi giorni fa quando un'auto da corsa senza pilota si è imposta sulla pista durante il CES di Las Vegas in una sfida ad alta velocità unica nel suo genere tra veicoli a guida autonoma. I membri del team italo-americano PoliMOVE hanno esultato quando la loro monoposto in stile Formula 1, soprannominata "Minerva", ha trionfato sulla rivale iscritta dal team sudcoreano Kaist. La vettura ha sfiorato le 115 miglia orarie (185 km/h) superando la velocità attesa e portandosi a casa il primo premio di 150.000 dollari. Il vero successo però riguarda l'aver dimostrato che gli algoritmi utilizzati per la guida autonoma siano in grado di gestire le gare ad alta velocità.
Paul Mitchell, il co-organizzatore della Indy Autonomous Challenge (IAC), ha definito l’evento andando in scena durante il CES di Las Vegas un successo: la gara ha visto sfidarsi squadre formate da studenti di tutto il mondo il cui obiettivo era quello di rendere più veloci le auto a guida autonoma. A ottobre, l'IAC aveva infatti aveva deciso di aspettare a far scendere in pista le auto di F1 a guida autonoma che gareggiavano insieme nell'attesa di maggiori sviluppi tecnologici e di farle correre individualmente per vedere quale ottenesse il miglior tempo.
Secondo l'ingegnere PoliMOVE Davide Rigamonti la stessa vettura già nel mese di ottobre ad Indianapolis aveva registrato in pista le 155 miglia orarie (250 km/h) prima di uscire di traiettoria in curva.
Lee Anne Patterson, specialista di IndyCar ha dichiarato che “gli studenti che programmano queste macchine non sono meccanici, la maggior parte di loro non sapeva nulla delle corse". Markus Lienkamp, professore a Monaco di Baviera, TUM, vincitore della competizione di ottobre ha poi spiegato che il software che pilota le auto deve anticipare come si comporteranno gli altri veicoli sul percorso e quindi decidere di conseguenza. L’obiettivo dell'IAC è quello di organizzare altre gare di questo tipo, mettendo due auto l'una contro l'altra per arrivare in futuro a far correre i veicoli tutti insieme.