Comprare un'auto di seconda mano è spesso più complesso di quanto si possa pensare. Oltre alle normali informazioni, statistiche ed esigenze personali su modello, marchio, optional, anno di produzione e di acquisto, l'acquirente interessato deve sempre prestare particolare attenzione al chilometraggio della vettura.
La "truffa più antica del mondo" nel settore della compravendita di vetture online, ossia il tentativo di “schilometrarle” le automobili per aumentare così il valore di vendita, è ancora molto presente in Italia e riuscire a riconoscere il tentativo di truffa è fondamentale per acquistare un prodotto che rispecchi le condizioni di vendita. Per evitare ogni rischio, soprattutto se inesperti, il modo più semplice è consultare un meccanico durante la fase di pre acquisto per un controllo del mezzo, al fine di scongiurare ogni tentativo di fregatura.
Per chi invece ha intenzione di completare una trattativa tra privati senza l'intervento di terzi, utilissimo è affidarsi al portale dell’automobilista in cui inserendo tipologia di veicolo e numero di targa si può facilmente risalire agli effettivi chilometri della vettura e anche a quanto risale la sua ultima revisione, un modo fondamentale - introdotto nel 2019 - per avere costantemente monitorato il numero dei chilometri percorsi.
Consultando il sito dell'ACI poi è possibile richiedere la visura dei dati del proprietario all'interno della banca dati del PRA, il Pubblico Registro Automobilistico. Un ulteriore sicurezza per l'acquirente.
Cosa fare se invece si scopre di essere stati truffati? La prima cosa da fare è sicuramente denunciare il fatto e il responsabile della vendita, quest’ultimo se denunciato potrebbe scontare una pena che va dai 6 mesi ai 3 anni e pagare una multa fino a 1.600 euro. Inoltre la parte lesa ha il diritto di richiedere al tribunale uno scioglimento del contratto o una riduzione del prezzo di vendita.