Otto ministri dei trasporti “ribelli” dell'Unione Europea si sono riuniti a Strasburgo per discutere criticamente della nuova normativa antinquinamento Euro 7 (vale a dire nuovi limiti per le emissioni), che dovrebbe entrare in vigore dal 1° luglio 2025 per auto e veicoli commerciali leggeri e dal 1° luglio 2027 per i veicoli pesanti venduti nell'UE. Dopo l'incontro, il ministro italiano Matteo Salvini ha fatto sapere che sarebbe emersa una "netta contrarietà" nei confronti della norma: “È stato un primo incontro – ha confermato il ministro della Repubblica Ceca Martin Kupka, che ha convocato la riunione – contro gli standard Euro 7 che riteniamo irrealistici e che vorremmo poter modificare nei prossimi mesi. Lo riteniamo anche dannoso per l'ambiente, perché l'aumento dei costi delle auto non favorirà l'aggiornamento delle flotte. Meno persone potranno permettersi di cambiare auto”.
Da parte sua Salvini ha aggiunto che l'Italia “ha una posizione contraria anche al dossier CO2 per veicoli leggeri e pesanti, a meno che non rientrino i biocarburanti e i sintetici e-fuel”, augurandosi di trovare posizioni comuni in Europa "a tutela di cittadini, posti di lavoro e aziende".
La Commissione UE non ha partecipato all'incontro, non rispettando la consuetudine di dialogare con i singoli Stati anche al di fuori delle sedi istituzionali propriamente dette per facilitare il lavoro negoziale che in caso contrario spesso non porta a risultati. Un’assenza che ha creato irritazione tra gli otto ministri.