Thierry Breton, commissario per il Mercato interno: "Con la normativa 'Euro 7' faremo in modo che le auto con motore a combustione immesse sul nostro mercato fino al 2035, così come i veicoli commerciali pesanti e i veicoli elettrici, siano il più pulite possibile il più a lungo possibile, ovunque vengano utilizzate. Riteniamo la proposta equilibrata, e necessaria per proteggere il nostro clima. Quindi, oltre a monitorare e sostenere l'elettrificazione della flotta, ora stiamo affrontando le emissioni che aggravano l'inquinamento atmosferico e influiscono sulla nostra salute". Il trasporto stradale è la principale fonte di inquinamento atmosferico nelle città: nel 2018, oltre il 39% delle emissioni di NOx e il 10% di quelle primarie di Pm2,5 e Pm10 nell'Ue difatti provenivano dal trasporto stradale. Percentuali molto più alte nelle città, dove il trasporto è il principale responsabile dell'inquinamento atmosferico e, di conseguenza, si stima che abbia causato circa 70mila morti premature in Europa solamente nel 2018. Secondo le previsioni nel 2035, l'Euro 7 andrà a ridurre le emissioni totali di NOx di auto e furgoni del 35% rispetto all'Euro 6 e del 56% di autobus e camion. Contemporaneamente le particelle provenienti dallo scarico saranno ridotte del 13% per le auto e i furgoni e del 39% per gli autobus e i camion. La nuova normativa prenderà il via il 1 luglio 2025 per veicoli leggeri e il 1 luglio 2027 per veicoli pesanti. La proposta, che dovrà passare il vaglio sia del Consiglio che del Parlamento, andrebbe a sostituire e semplificare le norme sulle emissioni precedentemente distinte per auto e furgoni (Euro 6) e per camion e autobus (Euro 6), unificando i limiti di emissione per tutti i veicoli a motore.
La conformità per le auto e i furgoni sarà verificata al raggiungimento dei 200mila chilometri e dei 10 anni di età, raddoppiando i requisiti di durata previsti dalle norme Euro 6/VI (100mila chilometri e 5 anni di età). Un aumento simile ci sarà anche per gli autobus e gli autocarri. Per l'industria rispettare questi nuovi standard avrà dei costi, anche se Bruxelles sostiene che: "Queste riduzioni delle emissioni dovrebbero essere ottenute con delle tecnologie esistenti. Ma l'aumento del prezzo delle auto previsto rappresenta solo una piccola parte dei costi totali di acquisto dei veicoli, ovvero tra i 90 e i 150 euro per auto e furgoni e circa 2.700 per camion e autobus. I benefici ambientali stimati in termini di impatto sulla salute dall'inquinamento atmosferico superano significativamente questi costi per i produttori, i consumatori e le autorità, con un rapporto di oltre 5 a 1". Oliver Zipse, Ceo di Bmw e presidente dell'Acea, l'Associazione europea dei costruttori di automobili: “Purtroppo, i benefici ambientali della proposta della Commissione sono molto limitati, mentre aumenta pesantemente il costo dei veicoli". Martin Lundstedt, Ceo del Gruppo Volvo e presidente del Consiglio per i veicoli commerciali dell'Acea: “Per conformarsi all'Euro 7, i produttori di autocarri dovranno spostare ingenti risorse ingegneristiche e finanziarie dai veicoli elettrici a batteria e a celle a combustibile al motore a combustione interna. Questo avrà un forte impatto sulla nostra transizione verso veicoli a emissioni zero. Non è un bene per il clima, non è un bene per la salute delle persone e non è un bene per l'industria”.