Il monito arriva da Oliver Zipse, ceo della Bmw e presidente dell'Acea, e riguarda i prezzi troppo alti delle auto elettriche. Un allarme conseguente allo stop alle vendite di nuove vetture endotermiche, che rischia di far scomparire i veicoli economici dal mercato e trasformare le due ruote in un prodotto per sole persone facoltose. “Non vogliamo che le auto vengano portate via dai segmenti base”, ha spiegato il manager tedesco in un’intervista concessa alla Reuters poco prima dell’annuncio di un nuovo investimento da 1,7 miliardi di dollari per la produzione di vetture elettriche a Spartanburg, negli Stati Uniti. “Se all'improvviso si rende la proprietà dell'auto qualcosa solo per ricchi, si producono solo danni”, ha rimarcato poi facendo eco alle affermazioni di Carlos Tavares di Stellantis e di Luca de Meo della Renault.
Insomma, il numero uno della Bmw non vede di buon auspicio il phase-out della Commissione Europea e di diversi stati americani, California inclusa.
A ogni modo è pronto ad adeguarsi alle disposizioni normative con un modello di numeri elettrici sufficiente a soddisfare il mercato, ma teme anche che fissare una data per porre uno stop alla vendita dei modelli a combustione interna possa portare le persone a non sostituire le vecchie auto. Uno scenario non contemplabile per Bmw, che continuerà a offrire modelli endotermici, finché possibile, per proporre una scelta senza limitazioni, considerando che “non c'è alcun segnale a livello mondiale su una tecnologia tradizionale destinata a diventare obsoleta entro i prossimi 15 anni”. Fino a rimarcare: “Come politico starei molto attento a cancellare le auto per regolamento”.