L’amministratore delegato della francese Renault, che è un italiano, ha un obiettivo ambizioso (o inquietante, per gli amanti del motore termico): arrivare a vendere nel 2030 solo auto elettriche. In ciò pare differenziarsi da altri costruttori (come Volkswagen, Toyota e Stellantis) che hanno espresso perlomeno scetticismo sull’annunciata (e dichiarata obbligatoria) svolta a livello (almeno) europeo.
“Noi – dice l’ad Luca De Meo, sentito dal Corriere – abbiamo competenze in materia storiche, che costituiscono un grande vantaggio, e formato un polo dedicato al processo di elettrificazione, quasi un ecosistema, che si sviluppa in tre siti francesi (Douai, Mauberge e Ruitz). Sono previste due fabbriche riservate alle batterie, abbiamo firmato accordi con Valeo per costruire uno dei migliori motori elettrici e arrivare, nel 2030, a vendere in Europa, le vetture del marchio Renault solo 100% elettriche, salendo di posizionamento e di valore. Dacia continuerà con i motori termici tradizionali e ibridi”.
L’amministratore delegato di Renault non nasconde però che la svolta imposta dalle istituzioni europee avrà dei contraccolpi negativi: “La ristrutturazione del settore automobilistico creerà dei problemi sociali, in particolare nelle aziende manifatturiere che dovranno reinventarsi. Da un’analisi stilata con Paolo Scudieri, il presidente dell’Anfia, emerge, in Italia, un esubero di almeno 70 mila posti di lavoro”. De Meo sembra dar credito anche alla tesi di chi prevede una separazione tra ricchi e poveri: “Vi sarà una suddivisione tra i compratori, l’elettrica, più costosa, si rivolgerà a una clientela benestante, permetterà di finanziare gli investimenti nelle future tecnologie e saranno create nuove competenze che potranno generare altra occupazione. Con Dacia offriremo vetture più accessibili ed esploderà il mercato dell’usato. Siamo entrati nell’azionariato della piattaforma digitale Heycar e stiamo convertendo due fabbriche per dare nuova vita ai veicoli d’occasione, come fossero un cellulare”.
Renault sta lavorando anche su una concept car a idrogeno: “La presentazione avverrà, a maggio, in presenza delle maggiori autorità francesi. Il suv rappresenta la materializzazione della nostra ambiziosa strategia di sostenibilità. A questo progetto stanno lavorando per l’80% figure femminili”. A questo riguardo De Meo punta anche a concretizzare un’altra svolta, oltre a quella elettrica: “Teniamo sempre presente il concetto della meritocrazia, per raggiungere una parità di genere che vedrà la presenza per il 50% di collaboratrici, all’interno della nostra società, attualmente al 25%. Questa – conclude l’ad Renault – è la nostra visione”.