In Italia la transizione verso la circolazione a zero emissioni non sta andando molto bene. Non solo abbiamo il parco auto circolanti più vetusto trai 5 Major Market europei, ma ora un’analisi di Quintegia rileva anche un calo nell’acquisto delle BEV nel terzo trimestre del 2022. Parliamo di 34,8% di unità vendute in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le auto immatricolate sono state solo 5.088 nel mese di settembre, il 54,8% in meno rispetto a settembre 2021. Anche il noleggio a lungo termine è calato. Quintegia segnala un -16,7%. Tra i motivi sembrano esserci i lunghi tempi di consegna, che arrivano a sforare l’anno. La regione più virtuosa per le BEV è sicuramente il Trentino, mentre la Calabria si trova all’ultimo posto. La valle d’Aosta è prima in testa per numero di immatricolazioni, mentre nel Lazio e in Molise crollano del 30%.
Tuttavia, nonostante i ritardi nella transizione, l’Italia registra un aumento del numero di colonnine costruite. L’Emilia-Romagna è la regione migliore per ciò che riguarda le infrastrutture di ricarica, mentre la Campania si attesta all’ultimo posto, nonostante sia la regione a segnare i progressi maggiori. In ogni caso il 57% delle colonnine è collocato al Nord, mentre il 23% al Centro e solo il 20% al Sud. Attualmente sono 32.776 le stazioni di ricarica presenti sul territorio. La rete autostradale ha ampliato la disponibilità, aumentando il numero di stazioni del 32%, arrivando così a 310 colonnine. Nonostante questo è sempre Quintegia, insieme a Motus-E, ha prevedere che nel 2023 le auto elettriche rappresenteranno il 50% della domanda totale di automotive, mentre n Italia la domanda supererà quella di ogni altro tipo di macchina entro il 2025, arrivando fino all’80% delle vendite totali. Questo, se il prezzo delle vetture e i tempi di attesa diminuiranno.