Jeremy Clarkson torna all'attacco, questa volta nel mirino ci sono i progettisti aeronautici dopo il recente incidente dell'Air India. In un articolo pubblicato sul Sunday Times, l'ex conduttore di Top Gear punta il dito contro una tragedia recente. Clarkson riflette su rapporto preliminare sull'incidente Air India che sembra suggerire un errore di uno dei piloti nello spegnimento dei motori. “Perché un aereo ha bisogno di interruttori per tagliare il carburante ai motori?". Il giornalista, noto per le sue posizioni provocatorie, non usa mezzi termini: “Se il volo Air India si è schiantato perché il pilota ha premuto il pulsante sbagliato, i progettisti hanno reso le cose troppo facili”. Secondo Clarkson, gli interruttori dovrebbero essere eliminati completamente o almeno relegati “in una cassaforte chiusa sotto il sedile del pilota”. E passa a un altro settore, un confronto curioso che fa di sicuro riflettere: “Pensate alla vostra auto. Cosa succederebbe se accanto alla manopola del riscaldamento ci fosse un interruttore che disattiva lo sterzo?”.

Con il suo stile inconfondibile, Clarkson porta chiaramente un (altro) esempio assurdo ma super efficace, parlando di cucine: “È come avere due interruttori affiancati: uno accende le luci, l'altro fa esplodere il serbatoio del gas”. Una provocazione, un confronto strambo, un attacco che si allarga riga dopo riga: “I progettisti non sanno fermarsi. Vedono che qualcosa è tecnicamente possibile e la implementano, che serva o meno”. Clarkson cita in seguito l'esempio dei moderni jet commerciali dove “solo il pannello del soffitto ha oltre 200 pulsanti per una macchina che deve solo andare su, giù, sinistra o destra”. La critica sul Times tocca un nervo scoperto, anzi forse più di uno, una complessità tecnologica che, talvolta, leggendo il giornalista, sembra come prevalere sul buon senso pratico.
