Jeremy Clarkson torna a colpire con un violento editoriale sul Sunday Times, dove smonta con sarcasmo e furore il nuovo piano del governo laburista per incentivare l’acquisto di auto elettriche. L’incentivo previsto è di 3.750 sterline, ma – come sottolinea con ironia il conduttore – “non se compri una Tesla”. “Nel disperato tentativo di trasformare la Gran Bretagna in un paradiso di brezze leggere e fragranze di pino”, scrive Clarkson, “il Governo ha annunciato che se compri un’auto elettrica, ti darà un bel gruzzoletto da 3.750 sterline. Ma non se compri una Tesla”. Il motivo? Ideologia pura, secondo Clarkson. “I laburisti vogliono essere completamente eco-mental, ma non se questo significa mettere soldi nelle tasche di Elon Musk. Ha aiutato a portare Trump alla Casa Bianca. Ha fatto un saluto naz*sta”. In effetti pare che bonus sia riservato solo alle auto che costano meno di 37.000 sterline. Peccato che le Tesla partano da 39.000. “Se compri una di quelle, sei da solo, sunshine”. Clarkson mette in discussione anche i numeri del piano, definendoli poco credibili. “Ci dicono che il costo sarà di 650 milioni di sterline. Ma chi ha fatto i conti? Diane Abbott? Perché non tornano”. “650 milioni bastano per coprire 173.333 auto. E questo è circa la metà delle Ev vendute l’anno scorso nel Regno Unito”.

Un errore? “Il Governo deve saperlo. Hanno Google, e le calcolatrici sugli smartphone. Quindi devono sapere che, se questo piano va avanti, finirà per costare miliardi”. E la stoccata finale: “E allora come lo giustificano? Come possono dire che non ci sono fondi per riparare le buche, le scuole o tenere in piedi la Marina, ma sì per aiutare qualcuno a comprare robaccia elettrica dalla Cina?” Continua così sul Times: “Ma non si rendono conto di quello che stanno facendo? Ci stanno letteralmente pagando per mandare i nostri soldi a Pechino”. E non è tutto. Clarkson mette in luce un altro paradosso del Governo: “È ancora peggio. Sono pronti a sovvenzionare le persone che vogliono muoversi, ma – come abbiamo visto nell’ultimo anno – non sono affatto disposti a sovvenzionare il cibo che mangiate”. Clarkson parla di soldi che mancano per gli agricoltori, sussidi e sovvenzioni “introdotte nel secolo scorso per assicurarsi che anche i più poveri potessero permettersi di nutrire le proprie famiglie stanno venendo sistematicamente eliminati”. Rachel Reeves, ministra dello Scacchiere, ha giustificato la scelta dicendo che “le casse sono vuote”. Ma per Clarkson è una contraddizione palese: “Eppure ci sono miliardi a disposizione per chi ha bisogno di un mezzo… così può andare a ritirare i sussidi più facilmente”.
