Nella sua rubrica per La Verità, Mario Giordano torna a esprimere la sua insoddisfazione verso l'operato del governo Meloni sul tema dell'immigrazione e della sicurezza. Come già vi avevamo raccontato, il conduttore di Fuori dal Coro aveva manifestato preoccupazione per quello che percepisce come un progressivo allontanamento del tema dal dibattito pubblico e mediatico. Giordano apre la sua risposta al lettore così: “Mi aspettavo di più. Molto di più”. Il giornalista riconosce le difficoltà strutturali che il governo deve affrontare, ammettendo che “è vero che la legislatura non è finita, è vero che la magistratura ci mette del suo per frenare ogni iniziativa, è vero che ci sono degli ostacoli che appaiono a prima vista insormontabili”. Ma aggiunge: “Perché sono insormontabili?”. La sua preoccupazione si concentra sulla credibilità politica: “È evidente che nei due anni che mancano alla scadenza della legislatura questo governo si giocherà molto della sua credibilità su un tema chiave come quello della sicurezza. E, di conseguenza, su quello dell'immigrazione”. Sul progetto dei centri in Albania, Giordano scrive: “L'iniziativa dell'Albania, come ho spiegato a più riprese, era concettualmente giusta, ma si è impantanata nelle infinite beghe euro-giudiziarie”. La frustrazione di Giordano si traduce in una proposta operativa: “Ora la mia domanda è: mentre si combatte la giusta battaglia per far funzionare quei centri, non si può, di grazia, procedere anche per altre strade?”. Le sue proposte sono specifiche: “Maggiori presidi nelle strade? Espulsioni di clandestini? Interventi massicci e visibili che diano agli italiani l'idea che qualcosa sta cambiando?”.

Sul fronte della sicurezza, tema centrale nelle argomentazioni di Giordano, secondo il report del Servizio Analisi Criminale del Ministero dell'Interno, nel 2023 sono stati commessi 315 omicidi, di cui 115 con vittime donne. Il dato, dunque, si assesta ai livelli pre-pandemici: infatti, anche nel 2019 sono stati commessi 315 omicidi. Per quanto riguarda la percezione della sicurezza, nel 2024 la quota più elevata di famiglie che percepisce il rischio di criminalità si registra nel Centro (30,7 per cento), seguita dal Nord-ovest (27,5 per cento). Le regioni che manifestano le percentuali più elevate sono Campania (39,6 per cento) e Lazio (38,3 per cento). Per Giordano è evidente che il governo ragioni anche sulla dimensione comunicativa e percettiva delle politiche attuale: “Che diano l'impressione ci sia, sul fronte della sicurezza, un'alba nuova, e non solo un'Albania?”. La richiesta di “interventi massicci e visibili” sottolinea come, secondo Giordano, non basti l'efficacia delle politiche a medio-lungo termine, ma serva anche dare ai cittadini “l'idea che qualcosa sta cambiando”. Giordano aveva già manifestato preoccupazione per il progressivo silenzio mediatico sul tema dell'immigrazione, lamentando che gli episodi di cronaca “ormai non fanno più notizia” e che “nessuno neanche a destra ne parla tranne noi”. La lettera pubblicata su La Verità rappresenta quindi la continuazione di questa linea critica, con l'aggiunta di un elemento temporale preciso.
