Nell’edizione di domenica 3 agosto de La Verità, Mario Giordano ha risposto alla lettera di un lettore che si diceva esasperato dalla presenza crescente di stranieri nelle città italiane. Secondo il giornalista, non si tratta di un caso isolato: “In queste settimane ho girato l'Italia in lungo e in largo, e dappertutto ho trovato persone che mi hanno fatto lo stesso appello che mi stai facendo tu: non ce le facciamo più, ci sentiamo stranieri a casa nostra, che cosa si aspetta a intervenire”. Il tema è tornato al centro dopo alcuni fatti di cronaca. Nei giorni scorsi, a Bologna, una donna è stata uccisa da un cittadino marocchino con precedenti e una lunga permanenza irregolare in Italia. L’episodio ha riaperto la discussione sulla gestione delle espulsioni e sui tempi della giustizia amministrativa, spesso rallentata da ricorsi e cavilli che, come nota Giordano, consentono a molti stranieri non regolari di restare nel Paese per anni: “Ci tocca continuare a raccontare storie di immigrati che evitano il rimpatrio per anni a suon di cavilli e poi commettono delitti infami”.

Nel 2024, secondo i dati del Viminale, sono stati effettuati circa 3.000 rimpatri nei primi sei mesi dell’anno, a fronte di oltre 57.000 sbarchi. Il numero complessivo di espulsioni effettive continua a essere molto più basso rispetto ai provvedimenti emessi. Le difficoltà logistiche, le opposizioni legali, ma anche la mancanza di accordi bilaterali con diversi Paesi di origine rendono i rimpatri una procedura complessa, costosa e spesso inefficace. Quello che Giordano evidenzia con forza è anche un altro elemento: il silenzio mediatico che, a suo avviso, circonderebbe questi fatti. “Ne ha scritto, come sempre magistralmente, il nostro Giorgio Gandola. E nessun altro”, afferma, riferendosi al caso di Bologna. Il giornalista critica esplicitamente l’informazione italiana, divisa – secondo lui – tra chi evita il tema per motivi ideologici e chi lo fa per opportunismo politico: “I giornali di sinistra non ne scrivono perché sono per l’accoglienza. I giornali di destra non ne scrivono per non dare fastidio al governo Meloni”.

Nel corso del 2023 e 2024, infatti, la narrazione sull’immigrazione ha subito una riduzione nella sua esposizione mediatica. Dopo un picco di attenzione nel periodo degli arrivi record tra la primavera e l’estate del 2023, molti quotidiani nazionali hanno gradualmente ridotto il numero di articoli dedicati al fenomeno, soprattutto nelle pagine principali. La questione è rimasta presente nei media di orientamento più marcato – sia a destra sia a sinistra – ma meno nel dibattito politico quotidiano. Secondo l’Osservatorio di Pavia, che monitora la rappresentazione dell’immigrazione nei media, solo il 4% dei servizi dei telegiornali italiani nel primo semestre 2024 ha riguardato l’immigrazione, in netto calo rispetto agli anni precedenti. Giordano conclude rilanciando il suo impegno con Fuori dal coro, il talk show di Rete 4 che riprenderà in settembre: “Non resta che La Verità. E, ovviamente, Fuori dal coro. Vi aspetto: si ricomincia il 7 settembre. Di domenica, ricordatevelo”.
