Un po’ ce l’eravamo immaginato: ora tutto, ma tutto davvero, sarà funzionale a raccontare “il mostro” Andrea Sempio. Stanno circolando con insistenza in queste ore, soprattutto sui social, infatti, le foto di un Andrea Sempio giovanissimo, e con i capelli lunghissimi, davanti alla villetta di via Pascoli nel pomeriggio del 13 agosto 2007, il giorno in cui è stata uccisa Chiara Poggi. Sono foto inedite, ma di cui si conosceva già l’esistenza, e di uno dei momenti raccontati in quelle foto aveva parlato anche Sempio quando è stato interrogato dagli inquirenti: “ho risposto ad alcune domande della stampa quel giorno”. Niente di nuovo, ma abbastanza – oggi – per far scatenare i social dopo la che la youtuber e aspirante criminologa, Bugalalla, ha riproposto queste immagini in una delle sue dirette (dimostrando di saper fare bene il suo mestiere) e in un post affidato a Facebook. “Queste immagini mai pubblicate prima – scrive - sono state scattate tra le 15:38 e le 16:14 in Via Pascoli a Garlasco”.
I commenti che si leggono in giro sono impietosi e non manca chi sembra avere già la sentenza in tasca parlando di “assassini che tornano sempre sul luogo del delitto”. Anche se c’è chi, ma è una nettissima minoranza, prova a far notare che se Andrea Sempio fosse stato davvero l’assassino di Chiara Poggi, non avrebbe avuto alcun interesse e alcun motivo razionale a farsi vedere proprio davanti alla villetta, ormai presa d’assalto da inquirenti e giornalisti, poche ore dopo il ritrovamento del cadavere di Chiara. Nelle immagini, o comunque in alcune, si vedono anche la zia di Chiara Poggi, Mariarosa (moglie di Ermanno Cappa e madre delle gemelle Paola e Stefania), le gemelle e anche Giuseppe Sempio (padre di Andrea), oggi indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta portata avanti dalla Procura di Brescia per fare luce sull’archiviazione del 2017. Oltre, chiaramente, agli inquirenti.
Sono, sia inteso, solo elementi in più che aiutano a raccontare quel maledetto giorno di agosto del 2007 e che, però, ai soliti dei social sembrano bastare per arrivare a conclusioni a cui – più o meno in buona fede, più o meno a ragione – nessuno è riuscito a arrivare in diciotto lunghissimi anni di indagini. Solo che le notizie che contano saranno altre e non tarderanno a arrivare. Una prima scadenza, infatti, è già prossima, visto che il 5 dicembre sarà depositata per intero la perizia della genetista Albani e che - c’è da giurarci vista l’isteria mediatica – tutto finirà immediatamente dibattuto in qualche salotto televisivo. Ciò che invece resta segretissimo è la BPA dei RIS di Cagliari, già depositata in procura a Pavia e, stranamente, unico documento che si è riusciti fino a ora a proteggere senza neanche mezza anticipazione. In quella relazione, verosimilmente, c’è anche la risposta alla più importante delle domande sull’omicidio di Garlasco: Chiara Poggi è stata uccisa da un assassino o da più assassini?
E’, inutile negarlo, il grande tema intorno a cui ruota tutto – anche perché Andrea Sempio è indagato per omicidio in “concorso”, per ora, con Alberto Stasi (già condannato) – e su cui si continuano a fare ipotesi di ogni tipo. E’ più che probabile, però, che ultimamente si sia arrivati a mettere insieme alcuni dei racconti dei “supertestimoni” spuntati in questi ultimi anni e è in questa ottica che si potrebbero interpretare anche le sempre più assurde (oppure sempre più chiare?) uscite dell’avvocato Massimo Lovati, ormai ex legale di Andrea Sempio. Recentemente, attraverso l’avvocato che lo assiste, Fabrizio Gallo, Lovati ha parlato dell’esistenza di un leprotto. Insomma, di un nuovo personaggio che potrebbe aver aiutato le indagini a fare uno scarto in avanti, dopo che nei giorni scorsi sempre Lovati se ne era uscito pure con la metafora di un coniglio bianco con le orecchie lunghe.