Un appello ai trumpiani sfegatati d’Italia. L’avete capito o no che gli slogan di Elon Musk, i dazi del Tycoon e tutte le dichiarazioni contro l’Europa mirano a dividerci e metterci l’uno contro l’altro? Ma poi non so se leggete i giornali, sono mesi che in est Europa esplodono raffinerie, in Danimarca si sollevano droni che sorvolano aeroporti, basi militari, l’ultimo caso gravissimo in Francia dove addirittura di questi volatili metallici e telecomandati chissà da chi hanno sorvolato una base militare dove sostava il sottomarino nucleare dell’Eliseo. Abbattuti dall’aeronautica tempo zero. E’ la guerra ibrida ragazzi, ma non quella innocua che credevate. Mettiamo in fila un po’ di cosette va, che forse è utile capire che accidenti sta succedendo, ma facciamo una premessa. Noi europei saremo pure divisi politicamente, ma a livello economico siamo un mercato unico che dà del filo da torcere sia agli Stati Uniti che alla Cina. Agli Stati Uniti soprattutto.
Dimentichiamo che in tempi non sospetti abbiamo anche combattuto una guerra contro Washington. Esempio? Al di là della Guerra Mondiale (che sì, alla fine era una guerra dell’Europa contro gli Usa), pensate alla guerra dei polli (importantissima guerra commerciale), oppure tutti i mancati accordi commerciali sull’acciaio e ora i dazi di Trump. Poi le tasse dell’Unione Europea sui colossi americani come Amazon, Meta, X. Non vi basta? Bene, anzi meglio, perché c’è anche un fatto paradossale di cui tenere conto. Gli Stati Uniti tramite i loro fondi d’investimento (Kkr, Blackstone, Blackrock ecc. ecc., come spiega Andrea Muratore su Insideover) finanziano l’industria bellica europea non certo perché ci vogliono bene. Perché poi comprano le nostre armi, la tecnologia e soprattutto fanno crescere la diffidenza tra gli europei (Francesi spaventati dal riarmo dei tedeschi ecc. ecc., vi ricordate le lezioni di storia di liceo?). Poi scendiamo più terra terra, vicino a quelle cose che ci succedono sotto il naso e non riusciamo a capire perché o per come. Uno, lo scontro Meloni-Quirinale, il famoso affaire Garofani. Il signor Garofani che riveste la prestigiosa carica di Consigliere al Comando supremo delle Forze Armate della Presidenza della Repubblica non è un militare. Toh, che coincidenza. Quella è una carica rivestita sino ad ora solo da militari. Ma dai? Che tempismo per un bel cecchinaggio! Chi scrive troppo spesso ha sottolineato l’importanza del ritmo nella vita e gli americani il ritmo ce l’hanno nel sangue, con quell’allegria dei batteristi e degli sceriffi col pistolone. Poi il supremo Ammiraglio della Nato, Cavo Dragone, fedelissimo Piemontese alla corona… ops, alla Nato, parla di maggiore assertività verso la Russia (che vi dirò, in verità ha senso) e poi udite udite? Un bello scandalo à la carte servito a Bruxelles al College d’Europe alla povera Mogherini. Uno scandalo che fa piacere a Maria Zakharova e che si manifesta a pochissima distanza dalle mirabolanti dichiarazioni di Elon Musk – “l’Unione Europea deve sciogliersi” – sino ad arrivare all’epitaffio sull’Alleanza Atlantica di un Trump che perlomeno parla chiaro senza giri di parole e dice le cose come stanno. L’Europa è un nemico.
Aaaah, grazie! Finalmente uno che parla come mangia. E agli italiani trumpiani la parresia di Trump è sufficiente per credere non sia un nemico, ma un tipo simpatico con un innegabile passione per il gentil sesso (e Israele) senso dell’umorismo e un bizzarro, testosteronico e brizzolato Segretario di Stato, herr Hegseth. Un palestrato dal grilletto facile, sceriffo spietato verso quei temibili narcos che vengono dal pericolosissimo stato del Venezuela e che domandano aiuto, naufraghi sulle spiagge esotiche del Sud America per poi finire trucidati senza pietà. Eh sì, lì producono tanta cocaina sai? Han fatto bene. Beh pure il petrolio in verità… la cocaina - la cocaina è il problema capito? Ma quella si produce perlopiù in Colombia. E loro stai a vedere che saranno i prossimi, la cocaina è il problema. Certo che al Tycoon – un giorno sì e uno no si addormenta sulla poltrona della Casa Bianca – una bottarella darebbe sicuramente una svegliata. Il suo predecessore lo chiamavano “sleepy Joe”, vi ricordate? Il povero Biden, che fu costretto alla ritirata dall’Afghanistan ereditando vent’anni di guerra inutile e sanguinosa. Perlomeno lui ad essere alleato di un nemico commerciale come noi (l’Ue ndr) ci provava. Il signor Biden e la sua diplomazia verso Mosca aveva la schiena dritta. Trump ora invece complotta contro l’Europa insieme alla Russia che adesso ci sfotte pure, fa l’arrogante, ci minaccia sibillino. Per fortuna che Leonardo ha appena inaugurato un sistema simile all’Iron dome israeliano per difenderci dai missili. Dunque, non abbiate paura, nessuno di noi andrà in guerra. Almeno finché il signor Crosetto non decide che è arrivato il momento di una buona leva militare. Eh sì, quella si che secondo Salvini, che però non vuole la guerra contro la Russia (chissà perché) andrebbe ripristinata! Ci sarebbero molti meno maranza in giro, le città tornerebbero ad essere sicure… Eh sì sì, meno carne da macello in giro, meno irriverente gioventù, solo anziani, ovvero quel 47% percento di italiani favorevole alla leva militare. Ciao. Ma l’Italia da che parte sta? Con gli Stati Uniti o l’Unione Europea che capeggiata dai britannici di Starmer si riuniscono oltre la Manica per decidere se mettere in campo le proprie forze a sostegno di Kiev in aperta rottura con gli Usa? Manda le armi a Kiev ma poi non viene invitata a conferire a Londra con polacchi, francesi e compagnia bella. Non è che a cercar di tenere il piede in due scarpe Meloni è rimasta scalza? Tanto meglio, i feticisti dei piedi saranno felici di tutto questo.