Nei Tesla Files esplode lo scandalo: migliaia di reclami raccontano un incubo su quattro ruote. «Oggi, mentre mia moglie stava guidando con nostro figlio in auto, l'auto ha improvvisamente accelerato dal nulla», si legge in una delle segnalazioni. Altri parlano di frenate mancate ad alta velocità: «Il mio autopilot ha mostrato un malfunzionamento questa mattina (l'auto non ha frenato) e ho quasi tamponato uno a 100 chilometri orari». Il fenomeno più inquietante? Le «frequenti "frenate fantasma" sulle autostrade a due corsie. Questa cosa rende l'autopilot quasi inutilizzabile». Nei documenti riservati, oltre 2.400 clienti denunciano accelerate improvvise e 1.500 segnalano problemi di frenata. «La nostra auto si è fermata in mezzo all'autostrada. È stato terrificante», scrive un altro guidatore. E Musk? Fa finta di niente.

Un caso “risolto” ... ma senza spiegazioni!
Così Tesla ha archiviato la morte di Stefan Meier, intrappolato e bruciato vivo nella sua Model S dopo un misterioso e violentissimo schianto in Svizzera. Era il 10 maggio 2018, Meier stava tornando in Germania dopo una fiera a Milano. Stava guidando in autostrada, nei pressi del tunnel del Monte Ceneri, quando l’auto ha improvvisamente sbandato senza alcun motivo apparente. Prima ha colpito alcuni segnali stradali, poi ha centrato un guardrail e si è sollevata da terra. Infine l’impatto, il rogo, e la tragedia: la Tesla è diventata una bara in fiamme. Nessuno sa davvero cosa sia successo, nemmeno sua moglie Rita, che da allora aspetta risposte. Ma nei documenti ufficiali della compagnia il caso è marchiato come «risolto». Nessuna spiegazione. Nessuna verità. Solo un’etichetta per mettere a tacere le domande. Il motivo? Lo suggerisce una clamorosa inchiesta del Guardian basata sui Tesla Files: 23.000 documenti e 100 gigabyte di dati confidenziali trafugati da un informatore anonimo e consegnati al giornale tedesco Handelsblatt. I file raccontano una gestione torbida e opaca non solo degli incidenti, ma anche dell’immensa mole di dati raccolti dalle auto. Dati che, in teoria, dovrebbero servire a prevenire disastri. Ma che, nella realtà, sembrano usati più per proteggere l’azienda che i suoi clienti. E mentre tutto questo accade, Elon Musk continua a spingere sul pedale della guida autonoma, forzando sul mercato tecnologie non ancora sicure, anche a scapito della sicurezza degli utenti.
