La comunicazione è arrivata con una mail interna all’azienda. In questo modo, la fabbrica di Ceriano chiuderà i battenti e 158 lavoratori saranno licenziati. Unica giustificazione sarebbe che «è colpa della crisi aggravata dalla pandemia» è stato segnalato dalla proprietà, il fondo Quantum Capital Partner. L’azienda di via Stabilimenti produce cerchi per camion e rifornisce anche l’Harley Davidson.
Chiaramente, i modi e i tempi hanno creato uno scandalo che è passato prima di cellulare in cellulare e poi sta finendo sui media nazionali. I sindacati Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno già annunciato «mobilitazione totale» e si stanno organizzando per un presidio fisso e le rode per non permettere lo svuotamento dei macchinari, ma di certo l’effetto sorpresa ha spiazzato tutti. Una comunicazione lampo che stupisce, visto che Palazzo Chigi aveva assicurato altre 13 settimane gratis di ammortizzatori sociali alle aziende, ma evidentemente alla Gianetti hanno voluto forzare la mano per non prolungare i tempi di una smobilitazione.
Insieme alle Rsu e i sindacati si sono radunati il 3 luglio davanti ai cancelli della fabbrica, proclamando una mobilitazione permanente. «È una macelleria sociale, una commedia drammatica per tanti lavoratori e famiglie», il commento di Fim, Fiolm e Uilm, al quale è seguito quello di Pietro Occhiuto, segretario Fiom Cgil Brianza: «Siamo in assemblea permanente e difenderemo i posti di lavoro», mentre il sindaco di Ceriano Laghetto Roberto Crippa ha scritto su Facebook: «È una procedura non accettabile che non ha rispetto delle normative sindacali».