Non è passato tanto tempo da quando Pit Beirer, di KTM, ha tuonato contro alcuni team della MotoGP che, a suo dire, avevano contatto piloti sotto contratto con KTM e vincolati ad accordi con la casa austriaca. Uno sfogo in piena regola che, secondo molti, era figlio delle ripetute richieste avanzate a Raul Fernandez, magari con la promessa di portarlo in MotoGP, nonostante il giovane spagnolo della Moto2 sia nel vivaio di KTM. Altri avevano provato ad azzardare che il pilota corteggiato potesse essere, invece, il giovanissimo fenomeno della Moto3, Pedro Acosta. Ma adesso s’è scoperto che provare a soffiare piloti alla KTM è quasi uno sport nello sport, perché anche Miguel Oliveira, in una recente intervista, ha raccontato di essere stato contattato da Yamaha.
Il portoghese, che da quest’anno è in sella alla moto factory del Team KTM dividendo il box con Brad Binder è uno dei talenti più cristallini della MotoGP e, a detta degli esperti, è probabilmente l’unico che quest’anno sarà in grado di contrastare il dominio di Fabio Quartararo. E’ evidente ai più e lo sanno benissimo in Yamaha, tanto che dopo la separazione annunciata con Maverick Vinales, Lin Jarvis ed i suoi hanno provato a portare Oliveira (che tra l’altro è un pilota RedBull) nel box Monster Energy. Ricevendo, però, un due di picche con tanto di sbandieramento ai quattro venti del corteggiamento ricevuto.
“Al giorno d’oggi i contratti firmati valgono relativamente poco” – ha detto Oliveira ad una tv portoghese. “Come dimostrano già uno o due casi nel recente passato, i contratti possono essere interrotti anche prima del tempo – ha aggiunto il 26enne della KTM -. Quando una delle due parti in causa, team o pilota, non vogliono proseguire, si arriva alla rottura. Non è però il mio caso, mi sono impegnato nel 2020 con KTM per altri due anni e non tornerò indietro“. Una affermazione piuttosto sibillina, quasi a ribadire di avere una parola sola e di non essere uno disposto a non mantenere fede agli impegni, anche a costo di rinunciare ad una M1 ufficiale. A cosa si riferisse nello specifico, infatti, lo ha spiegato lo stesso Oliveira: “Ovviamente la situazione di Vinales ha portato un po’ di scompiglio sul mercato. Sono stato avvicinato da Yamaha, ma come ho detto il mio focus è sulla KTM. Sono in una grande squadra e credo di poter diventare campione del mondo con loro. Ho un contratto e voglio lavorare per il titolo“.
Con il no di Miguel Oliveira, che si aggiunge a quello di Toprak Razgatioglu, per Yamaha cominciano ad essere parecchie le porte che si chiudono, anche perché non è così scontato che Petronas sia disposta a mollare la presa su Franco Morbidelli se non si troverà una alternativa valida. L’italobrasiliano, infatti, ha ancora un anno di contratto con Petronas e anche se Yamaha e il team malese lavorano fianco a fianco, difficilmente Razlan Razali si accontenterà di non ricevere contropartite adeguate. Anche perché la stessa Petronas si troverà, poi, nella condizione di cercare due piloti, con un nome che è spuntato a sorpresa in queste ore: Marco Bezzecchi. Sembra, però, trattarsi più di una suggestione che di una concreta trattativa, visto che, come è noto, Bezzecchi dovrebbe essere il pilota scelto da Team VR46 Aramco nell’eventualità che Valentino Rossi scelga di declinare l’offerta di fare ancora un anno da pilota nella squadra che porta il suo nome.