Ok Luca Marini, ok il nome di Valentino Rossi e quello di Ducati da accostare al neonato team della MotoGP, ma il principe Abdulaziz bin Abdullah Al Saud non è contento. E vuole un personaggio di primissimo livello sulle Desmosedici che dalla prossima stagione saranno sponsorizzate da una delle sue società. Lo ha detto chiaramente, e anche cogliendo di sorpresa tutto l’ambiente e persino quelli della VR46, che il suo sogno è avere Valentino Rossi nel box insieme a Luca Marini. Una richiesta che ha scombinato le carte e non poco, visto che poi anche Ducati s’è detta pronta a riaccogliere il nove volte campione del mondo attraverso le dichiarazioni di Paolo Ciabatti. “Premesso che tutte le scelte relative ai piloti del Team VR46 spetteranno alla VR46 – ha detto il manager di Borgo Panigale – sarebbe molto bello vedere Valentino sulla nostra moto”. Una doppia presa di posizione che si aggiunge alle opinioni, già note, di molte delle persone che lavorano a più stretto contatto con Rossi che, manco a dirlo, non riescono nemmeno a immaginare che Valentino possa davvero dire basta.
Eppure è quello che sembra intenzionato a fare. Con il nuovo scenario che, però, lo sta facendo tentennare rispetto ad una strada che, seppur non scelta in maniera ufficiale, sembrava tracciata. Tanto che nei giorni scorsi anche Pablo Nieto, che è una delle anime del Team Sky VR46 e che sarà, verosimilmente, uomo di riferimento anche della nuova squadra in MotoGP, ha lasciato intendere che forse qualche spiraglio c’è davvero. “In Austria – ha spiegato – subito dopo la pausa estiva, quindi, renderemo noto il nome del pilota che condividerà il box con Luca Marini e, contestualmente, la decisione di Valentino Rossi”. Parole molto simili a quelle pronunciate da un altro stretto collaboratore di Valentino, Roberto Locatelli, nel podcast de La Gazzetta dello Sport di cui è stato ospite: “Non è finito, secondo me lui è ancora veloce. Ne sono certo. Ma intorno a lui dovrebbe esserci uno spirito diverso. Lui ha bisogno di un team vero, per me è pronto a continuare a fare quello che fa".
Spinte, pareri e opinioni unidirezionali, quindi, nell’ambiente di Valentino Rossi, con il campione di Tavullia che potrebbe quindi far pendere l’ago della bilancia verso la più inattesa delle decisioni: quella di provarci. Anche perché il principe Abdulaziz bin Abdullah Al Saud, almeno stando alle affermazioni del noto giornalista Dennys Noyes, vuole a tutti i costi un personaggio di richiamo in sella e, al momento, l’unico top rider libero è Maverick Vinales, che però non ha intenzione di approdare in un team privato, per quanto con una moto identica alla factory. Tanto che secondo lo stesso Noyes in ballo potrebbe esserci anche il nome di Andrea Dovizioso: “Penso che non sia un segreto che Valentino non voglia essere pilota nel suo team. Ma chi è disponibile in questo momento tra le superstar? Dovizioso e uno dei piloti di cui hanno parlato e poi c’è Maverick Vinales che potrebbe colmare questo vuoto. Ma sembrano entrambe strade poco percorribili”.