Siamo stati alla Gresini Racing dove Nadia Padovani, moglie di Fausto, ha consegnato 50.000 € al reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Maggiore di Bologna. Lì, tra la sua gente, c’era anche Manuel Poggiali, da sempre molto legato al pilota e team manager emiliano. Abbiamo scambiato due parole con Manuel per farci raccontare un po’ Fausto e la MotoGP di oggi, dal grande favorito al titolo al mercato piloti. Ecco cosa ci ha raccontato.
Chi era per te Fausto Gresini?
“Intanto era un collega, aver vinto tanto in carriera entrambi ci associava tanto. In più era sicuramente un riferimento per me e soprattutto per la Gresini. È stata la persona che mi ha dato la possibilità di ritornare nell’ambiente dopo qualche anno di stacco dalle corse. Devo tanto a lui e alla Gresini Racing, quello che stiamo facendo e faremo in futuro partirà sempre da questo presupposto. Fausto aveva sempre a risposta pronta, un visionario sotto diversi punti di vista. E riusciva ad essere sempre immediato nelle scelte importanti da fare. Per me è stato un esempio, anche perché tra fare il pilota e invece fare il manager c’è un mondo di mezzo. Lui aveva proprio una marcia in più”.
Sei anche tu coinvolto nel nuovo progetto della Gresini Racing.
“Stiamo ancora definendo i dettagli per essere pronti e reattivi su tutto, sarò a disposizione e definiremo poi con calma come gestire le cose. Io da parte mia ho un’esperienza da offrire, sia alla Gresini Racing che ai piloti. Su queste basi credo che costruiremo questo impegno futuro”.
Dal prossimo anno il Team Gresini sarà in pista con Ducati. Che impressione ti ha fatto la Desmosedici?
“È una moto che sicuramente è cresciuta tanto negli anni e quando correvo anche io la sapeva guidare solo un pilota. Invece oggi è veloce un po’ con tutti e con diversi stili di guida. È una moto molto veloce, si adatta bene a tutte le circostanze e ai circuiti, ovviamente ci sono piste con condizioni più agevolanti e circuiti in cui magari è più difficili. Ma credo che alla fine dipenda molto da come il pilota riesce ad interpretare alcune cose a fare la differenza. Ad ogni modo penso che la Ducati che sia la moto più competitiva della MotoGP attuale”.
Pensi che questo mondiale 2021 sia già finito? Insomma, l’ha già vinto Fabio Quartararo?
“No, assolutamente. Purtroppo ho anche l’esperienza per poterlo dire avendo perso un mondiale con tanti punti dopo la pausa estiva (In 125 del 2002, con il titolo vinto da Arnaud Vincent, ndr). È stato un momento difficile della mia carriera, ma lo dico perché voglio chiarire il fatto che finché la matematica non ti dà la certezza assoluta tutto può succedere. Bisogna guadagnarsi il pane tutti i giorni, tutte le volte che si scende in pista e chiudere al meglio tutte le gare. Ed è l’unico modo per provare a vincere il titolo”.
Marc Marquez ad Assen è caduto ed è stato protagonista di una gara bellissima ad Assen. Pensi che dopo la pausa potrà impensierire Fabio Quartararo?
“Certo. Ovviamente bisogna pensare ad una griglia della MotoGP molto affollata e competitiva, dove i distacchi e le differenze sono molto ristrette. Sicuramente Quartararo oggi è il pilota - o meglio, il pacchetto che si è creato con la squadra - è sicuramente quello che è riuscito ad esprimersi meglio. Il fatto che Marc abbia un altro mese per poter recuperare meglio penso sia un elemento molto importante da considerare. Sappiamo chi è, e al momento non è al massimo della sua forma fisica, ma il tempo è suo alleato. Penso che sicuramente potrà impensierire Fabio e portargli via qualche punto e un po’ di serenità, magari riaprendo il mondiale per Zarco e gli altri”.
Maverick Vinales ha lasciato la Yamaha e pare che al suo posto ci sarà Franco Morbidelli.
“Sicuramente Vinales stravolgerà un po’ la grigia della MotoGP dei prossimi anni. Sarei molto contento per Franco e credo che se lo meriti, è comunque il vice campione del mondo in carica e ha dimostrato di poter stare lì davanti nonostante un pacchetto meno competitivo. Credo che lui sia il pilota più giusto per quel posto vacante lasciato da Vinales”.
Che consiglio daresti a Valentino Rossi?
“Sarò molto onesto, credo che la cosa più importante sia che lui scelga con la sua testa. Ovviamente adesso i risultati non soddisfano lui, ma neanche i suoi tifosi ed il motociclismo in generale se pensiamo a tutto quello che ci ha regalato Valentino fino a ieri. Penso però che la scelta spetti a lui e che vada comunque rispettata. Non va dimenticato che Valentino Rossi sta dando davvero tanto al motociclismo e per questo non possiamo mai mancargli di rispetto”.