Aveva appena salutato la compagna e il loro figlio di solo un anno e mezzo, Matteo Moro, il 26enne di Casarsa della Delizia, Pordenone, investito e ucciso mentre era in sella alla propria bicicletta. Il ragazzo stava percorrendo la SP 1 in direzione San Martino al Tagliamento. In base ai primi accertamenti delle forze dell’ordine, la vittima non indossava alcun indumento catarifrangente, e la bici a quanto pare non era dotata di luci o di altri dispositivi di segnalazione. Nell'impatto con la Ford Focus, guidata da un giovane italiano poco più che ventenne, Matteo Moro ha sfondato il parabrezza dell'auto e fatto un volo di una ventina di metri.
Caduto a terra, Matteo ha riportato ferite gravissime ed infine è deceduto, nonostante la richiesta immediata di soccorso e l'arrivo dell'ambulanza con l'auto medica della centrale Sores. Sul posto anche i vigili del fuoco, oltre che i sanitari del servizio 118 di San Vito al Tagliamento, che per oltre un’ora hanno tentato di rianimare il giovane senza riuscirvi. L'autista del veicolo è stato il primo a lanciare l'allarme e ha assistito la vittima fino all'arrivo dei soccorritori. Automaticamente deferito in stato di libertà per omicidio stradale, ha dato il consenso per sostenere gli esami tossicologici in ospedale, mentre quelli svolti dai militari sul posto con l’etilometro hanno dato esito negativo.