Elvira Zriba, 34enne cameriera in uno chalet, è stata uccisa sul lungomare Caracciolo di Napoli da una moto che correva in piena notte solo su una ruota. Le immagini dell'investimento di Elvira sono diventate virali per il video di sorveglianza finito in rete, ora al vaglio degli inquirenti, da cui si evince la dinamica dell’incidente. Nel filmato si vede il motociclista impennare per poi perdere l’equilibrio e piombare sulla ragazza, che a causa dell’impatto è volata per venti metri. La mamma ha così raccontato la perdita della figlia: “Quella notte mi sono svegliata e ho visto che non era tornata, mi sono preoccupata. Poi è arrivato mio fratello e ho capito subito che era accaduto qualcosa a Elvira”. Un incubo senza fine, avvenuto appena otto mesi dopo la perdita dell’altro figlio, investito da un'auto mentre lui era in bicicletta.
La famiglia e gli amici di Elvira chiedono giustizia per questa morte assurda: “Vogliamo il massimo della pena, non si può morire così e a me è accaduto due volte in otto mesi a miei due figli. Il Comune? Non mi hanno contattato”. Molte persone sono scese in piazza a Napoli per ricordare Elvira Zriba, bloccando per circa 30 minuti la circolazione delle auto sullo stesso lungomare partenopeo. Il blocco è stato realizzato con bidoni dell'immondizia al centro di via Caracciolo, proprio dove la ragazza è stata investita. I familiari di Elvira non erano presenti. Il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli ha chiesto una condanna esemplare per l'assassino, e dispositivi anti-velocità per scongiurare altre tragedie simili.