Le auto elettriche sono destinate a cambiare la mobilità del futuro, specie dopo l’addio ai motori endotermici entro il 2035. Anzi l'elettrico è già ben presente per le strade italiane, con più automobilisti che hanno deciso di puntare su veicoli sostenibili per l’ambiente. Ma aumentando il numero di mezzi elettrici aumentano inevitabilmente anche i rischi, soprattutto per i pedoni. Perché? È presto detto. I veicoli a batteria quando si muovono a bassa velocità sono quasi totalmente silenziosi, e per questo rappresentano un serio pericolo per la sicurezza dei passanti. Spesso capita, infatti, che le persone cammino per strada senza guardarsi attorno, magari distratte dal cellulare, e i suoni delle auto diventano quindi un salvavita.
Un tema, a dire il vero, già affrontato a suo tempo dalla Unione Europea, che da luglio 2021 ha reso obbligatorio per tutti i veicoli elettrici a 4 ruote di nuova omologazione un sistema acustico, Avas, per velocità inferiori ai 20 Km/h, al fine di avvisare i pedoni della loro presenza.
Nello specifico il dispositivo sonoro si deve attivare anche in retromarcia, e deve essere compreso tra almeno 56 decibel e un massimo di 75 decibel, ma non può in alcun modo essere disattivato dal guidatore. Invece oltre i 20 km/h di velocità questo suono artificiale non è più necessario, perché basta il rumore di rotolamento degli pneumatici e quello aerodinamico. Ma in molti modelli del Gruppo Volkswagen, per esempio, si è scelto di aumentare l’E-noise fino a 25 km/h. Per poi ridurlo gradualmente fino ai 30 km/h, quando è sostituito appunto dal rumore generato dall’auto in movimento.