Alle 11:30 di giovedì mattina a Milano un furgone pieno di bombole di ossigeno è esploso generando un incendio in zona Porta Romana, all’angolo di via Pier Lombardo. Il mezzo stava consegnando le bombole all’Istituto Auxologico per anziani in quella zona. Il conducente è salvo, ma sono 4 i feriti accertati. Dopo il boato una colonna di fumo nero si è alzata fin sopra i palazzi del quartiere e sono arrivati 4 mezzi dei Vigili del fuoco, mentre le autorità hanno deciso di chiudere la zona al traffico. Le fiamme generate dall’esplosione di 32 litri di ossigeno hanno finito per coinvolgere cinque vetture e due palazzi, tra cui la scuola di via Vasari gestita dalle suore mantellate.
La vicenda ha impaurito e scioccato le persone della zona che però, secondo i primi rilevamenti, non dovrebbero essere a rischio per eventuali emissioni tossiche. “Nel luogo dell’incendio ci sono pochi valori residui di composti organici volatili, a concentrazioni basse, ma già a 50 metri di distanza non ci sono alterazioni della qualità dell'aria. Questi valori sono riconducibili ai residui del materiale bruciato presenti nella via, come automobili e liquidi” spiega l’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente). È intervenuto anche il sindaco Beppe Sala, sul posto per un sopralluogo insieme al procuratore aggiunto Tiziana Siciliano. E proprio il primo cittadino ad avere parlato ricostruito l’accaduto: “La dinamica sembra, nella sua gravità, abbastanza semplice. La situazione sembra sotto controllo, su fatti che non vorremmo vedere succedere. Abbiamo sgomberato in sicurezza l'istituto comprensivo che c'è dall'altro lato della strada dove vanno quasi 300 tra bambini e ragazzi. Si può escludere l'evento doloso. Daremo una mano per cercare di rimettere tutto a posto e per aiutare i cittadini che sono stati coinvolti in questo incidente. Non so per quanti appartamenti c'è il problema, ma senz'altro una soluzione verrà trovata”. Escluso l’evento intenzionale, dunque, rimane il grande spavento e dei danni incredibili alla zona.