In una serata come molte altre, Fabrizio Copetti, cinquantacinquenne originario di Gemona del Friuli, stava facendo ritorno a casa, a Padova. Era un dirigente di Unicredit. Anche per mantenere la forma fisica, ogni giorno percorreva lo stesso tragitto a piedi. Quella sera purtroppo lo ha percorso per l’ultima volta: è stato trovato in agonia a terra, con il volto sfigurato. Poco dopo è morto in ospedale a causa delle gravi lesioni riportate.
La polizia locale ha iniziato a indagare sull'incidente, esaminando tutta la zona con l'aiuto dei vigili del fuoco, che hanno illuminato la scena alla ricerca di eventuali tracce di automobili (come segni di pneumatici o frammenti di vetro o carrozzeria). Allo stesso tempo, gli agenti hanno analizzato le telecamere di sorveglianza nella speranza di scoprire cosa fosse accaduto. Da queste indagini è emerso che si è trattato di un incidente con omissione di soccorso.
I vigili sono riusciti a identificare l'autista responsabile grazie al numero di targa dell'auto e l'hanno denunciato: si tratta di un padovano di 58 anni, M.S. le iniziali. Avrebbe investito Fabrizio e l'avrebbe lasciato morente per strada tra via D'Avanzo e via del Plebiscito. La sua Citroen 1, che presenta danni al parabrezza, è ora sotto sequestro.
Copetti, ex ragioniere di Gemona e precedentemente direttore di filiale di Intesa San Paolo e Unicredit ad Artegna e Udine, lavorava come specialista senior del settore sviluppo e formazione della banca dal gennaio 2007. Si era trasferito a Padova da più di 15 anni, ma spesso tornava in Friuli, dove aveva ancora parenti e amici.