Manuel Lorenzo Ntube aveva soltanto 17 anni quando, lo scorso 30 novembre, venne travolto da un'auto in via Pomposa a Ferrara mentre si trovava a bordo della sua bicicletta insieme a un amico di 16 anni. E a distanza di due mesi, proprio il sopravvissuto allo schianto si è visto recapitare una contravvenzione dalla Polizia locale di 26 euro per non aver indossato il giubbotto catarifrangente e le bretelle riflettenti. È l’incredibile e inaspettata conseguenza, oltre alle ferite riportate nell’incidente, che ha dovuto subire il giovanissimo, come ha segnalato il quotidiano "La Nuova Ferrara". Una tragedia che aveva scosso il mondo del calcio padovano, visto che Ntube militava proprio nelle giovanili del Padova. L’incidente si verificò di sera, verso le 20, mentre era già buio sulle strade, e dopo l’impatto Manuel morì sul colpo, mentre l’altro ragazzo entrò in coma, oltre a riportare fratture alle gambe e la perforazione di un polmone.
In quel frangente chi era al volante non si fermò a prestare soccorso, ma si presentò solo successivamente alle forze dell’ordine per rispondere di quanto accaduto. Si trattava di un 37enne. La dinamica dell’impatto, invece, apparve piuttosto chiara: l’uomo, alla guida del mezzo, investì i due ragazzi in bici e li fece sbalzare contro un platano a bordo della carreggiata. Un impatto violentissimo, che è costò la vita al 17enne e conseguenze molto gravi per il 16enne che, sopravvissuto, interrogato dalle forze dell’ordine ancora non ricorda molto di quella tragica sera. Nonostante tutto ciò, l’altro giorno gli è stata inviata una sanzione amministrativa dell’importo di 26 euro, perché prima dell’incidente percorreva una strada isolata col buio e non indossava né il giubbotto né le bretelle catarifrangenti, come prevede il Codice della Strada. È la legge, non ci sono dubbi, ma alla luce di quanto accaduto suona anche come una beffa.