Sabato scorso abbiamo pubblicato un articolo in cui si segnalava che durante una diretta del critico Gian Paolo Serino era stata riprodotta quasi per intero la canzone inedita di Gianluca Grignani in gara a Sanremo, "Quando ti manca il fiato", pur non essendo chiaro se si trattasse di una prima stesura o della seconda. Secondo il critico, erano state apportate delle modifiche di cui si era lamentato nella didascalia del video. La diretta è proseguita per l'intera durata della canzone ed è rimasta online e pubblica per una decina di minuti, per poi essere cancellata da Serino, il quale vantava un’amicizia e un rapporto di collaborazione con il cantautore in gara al Festival, come per esempio in passato sulla sceneggiatura del videoclip di Madre del 2016. E ora che non si tratta più di "pochi secondi" di spoiler, come sostenuto dalla Rai e da Amadeus - supportato da diversi giornali - come la mettiamo con le regole?
In realtà, come scritto nel precedente articolo, avevamo scelto di condividere solo 10 secondi del video della diretta, che qualche utente aveva registrato per intero. Nell’originale, infatti, è possibile sentire la canzone per ben 3 minuti e 14 secondi (lo trovate di seguito), seppure in qualità piuttosto bassa (l'abbiamo pubblicato e poi rimosso solo per dimostrare che era già in circolazione). Tuttavia alcune testate, riportando la notizia, si sono concentrate sulla brevità dell'estratto, nonostante all’interno del testo avessimo inserito dei versi non presenti nel video da 10 secondi. E anche la decisione arrivata dall’organizzazione del Festival di mantenere in gara Gianluca Grignani si è concentrata sulla brevità dell’estratto pubblicato sulla nostra pagina. Tuttavia, visti i dubbi e le perplessità, abbiamo pubblicato per intero il video della diretta di Serino, visto che è nella disponibilità di diversi utenti, e messo a confronto il testo della versione condivisa dal critico con quello ufficiale in gara al Festival e riportato dal settimanale Tv Sorrisi e Canzoni.
Il testo dalla diretta di Gian Paolo Serino:
[...]
Mio padre era uno dei tanti
Ma era il mio eroe quando mi sorrideva
Questo lo ricordo bene
E poi… non ricordo più
Dopo vent’anni dalla terra dei ricordi
Mi chiamano
(mi chiamano)
Spaccando in due il silenzio
Con uno squillo del telefono
Ciao sono papà
Come va Gianluca?
Ma no che non sto male
Ma quando accadrà
Tu verrai o no al mio funerale
Tu verrai o no?
Ed io non ho parlato più
Ho tenuto tutto dentro
E ho messo giù
Poi ci ho pensato su
Sì ci ho pensato su
Ciao papà ciao papà
Io ti perdono
Le mie lacrime sono sincere
Ma c’è chi non lo farà
Accetta la verità
E in mezzo a chi finge cordoglio
Sarò il tuo orgoglio
Sì papà, sai papà
Queste parole fan male ma male davvero
Sono coltelli che cadon dal cielo
Fan sanguinare anche l’uomo più duro
anche se sono cresciuto da solo
A modo mio
Sì e tu sai a modo mio
Ciao papà ciao papà
Questa canzone te la canto adesso
Perché tu sappia che ti amo lo stesso
E per il resto ognuno giudichi se stesso
Questa è l’unica legge
Che conosco e rispetto
Ti ricordi quando ti dicevo
Che la vita chiede i conti al passato
Proprio quando ti manca il fiato
Ma papà, senti papà
Stavolta faccio fatica a staccare le dita
Oh oh
A smettere di suonare
Quando la musica è finita
è questo che devo imparare…
ed è questo che tu oggi mi hai insegnato papà
Il testo della versione in gara a Sanremo:
[…]
Mio padre era uno dei tanti
Ma era il mio eroe quando mi sorrideva
Vivevamo ancora insieme
Questo lo ricordo bene
E poi… non ricordo più
Dopo vent’anni dalla terra dei ricordi
Mi chiamano
(mi chiamano)
Spaccando in due il silenzio
Con uno squillo del telefono
Ciao sono papà
Come va Gianluca?
Ma no che non sto male
Ma quando accadrà
Tu verrai o no al mio funerale
Tu verrai o no?
Ed io non ho parlato più
Ho tenuto tutto dentro
E ho messo giù
Poi ci ho pensato su
Si ci ho pensato su
Ciao papà o addio papà
Io ti perdono
Le mie lacrime sono sincere
Ma c’è chi non lo farà
Tu accetta la verità
E in mezzo a chi finge cordoglio
Sarò il tuo orgoglio
Perché chi ha troppa libertà
Non ha parole,
quando fa male ma male davvero
sono coltelli che cadon dal cielo
fan sanguinare anche l’uomo più duro
anche se sono cresciuto da solo
A modo mio
Sì e tu sai a modo mio
Ciao papà o addio papà
Questa canzone te la canto adesso
Perché tu sappia che ti amo lo stesso
E per il resto ognuno giudichi se stesso
Questa è l’unica legge
Che conosco e rispetto
Ti ricordi quando ti dicevo
Che la vita chiede i conti al passato
Proprio quando ti manca il fiato
e chi sa la verità
mi dica perché faccio fatica a staccare le dita
oh oh
a smettere di suonare
quando la musica è finita
è questo che devo imparare… da te
forse non volevi o me lo hai insegnato?
Non fare accordi con i ricordi
Quando ti manca il fiato
Come si può sentire nel video, probabilmente la versione del brano condivisa da Serino è una prima stesura, ma che differisce dalla versione definitiva per pochissimi versi. Fermo restando che la musica potrebbe essere cambiata nell'interpretazione che si svolgerà a Sanremo, non è il caso di rivedere le regole sugli inediti? Anche perchè ormai con i social o le piattaforme digitali ogni anno capitano casi simili - da Gianni Morandi, Fedez e Francesca Michielin a Giorgia - e ogni volta sono necessarie delle deroghe. Nel frattempo Serino, che non compare tra gli autori del brano nonostante lui sostenga di aver collaborato, aveva scritto nel post originale della diretta: «Lascerei stare ma ho tutti i provini da come voleva farla lui a com’è cambiata da lui». Ma ora torna all'attacco pubblicando un altro post, il cui riferimento neanche troppo velato è proprio all’ex amico Grignani, e cita il testo della canzone come se fosse farina del proprio sacco: «Le mie parole da sempre non sono facili da scrivere, sono coltelli che cadono dal cielo che fan sanguinare anche l’uomo più duro, io le parole le vivo sulla pelle non a 33 giri, vuoi farle tue? Prego! Ma spero che non saranno soltanto uno spettacolo».