Non è esattamente un bambino come tutti gli altri – anche per sua stessa ammissione - Laurent Simons, 11 anni. Perché mentre gli altri bambini giocano con modellini di auto e moto o alla Playstation, Laurent, preferisce costruire circuiti elettrici e, mentre gli altri vogliono diventare vigili del fuoco o veterinari, lui sogna a 14 anni di costruire organi artificiali per salvare delle vite. Su di lui si è anche espressa la dottoressa Bernadette de Bakker che al settimanale belga Le Vif ha detto: "E' uno di quei ragazzi che si definiscono ad alto potenziale. Non possiamo che sperare che partecipi lui stesso al progresso della scienza e che lavori nella ricerca".
Laurent si è iscritto all’università di Eindhoven ad appena 9 anni e, nonostante abbia conseguito subito tutti gli esami, l’università ha deciso di aspettare che compisse almeno 11 anni prima di conferirgli la laurea, peraltro con la lode, negandogli di infrangere il record che apparteneva a Michael Kearney, laureatosi ad appena 9 anni.
Dopo aver terminato la triennale ad Anversa, Laurent, ha già iniziato ad avvantaggiarsi lo studio per il master ponendo una particolare attenzione sulle biotecnologie. Per il futuro prevede di rimanere ad Anversa, ma non nega che il tempo e gli studi potrebbero anche portarlo negli USA.
Sul suo conto è stata sollevata la delicata questione dell’infanzia rubata, ma è stato lo stesso Laurent a mettere a tacere le critiche, interrogato dai giornalisti su una possibile invidia che potrebbe provare verso i suoi compagni che non hanno saltato le tappe, ha risposto: "glielo dico sempre, prima finite la scuola e meglio è" ed ancora "sono loro a essere invidiosi, perché vedono che io sono libero di fare quello che voglio e quando voglio".