Il 21 maggio a Es Pujols a Formentera un turista ha aggredito il tassista Omar Bouhia El Haouzi, un 32enne molto conosciuto anche per il suo impegno e il suo attivismo politico. La storia è incredibile. Il tassista stava svolgendo il suo lavoro come tutte le sere. Arriva la famiglia dell’uomo italiano e chiede di usufruire del servizio. Tuttavia, l’uomo avrebbe anche chiesto di potersi mettere insieme alla sua compagna e ai suoi due figli nel lato posteriore dell’auto, nonostante il Codice della Strada non lo permettesse. Omar è stato costretto a dire di no e ha accompagnato la famiglia all’hotel Blanco dal ristorante La Malagueña, di fronte al quale era parcheggiato in attesa di clienti. L’uomo, infatti, non avrebbe protestato e si sarebbe messo sul sedile accanto al conducente. Fino a qui tutto normale. Ma una volta arrivati in albergo l’uomo avrebbe pagato il tassista e subito dopo avrebbe iniziato a colpirlo in volto con pugni violentissimi, talmente forti da ricoprirlo di ferite e contusioni. Omari, con il volto tumefatto, ha avuto bisogno dell’elicottero per essere portato d’urgenza in ospedale, nonostante non fosse in pericolo di vita.
La furia dell’uomo è stata immortalata dalle telecamere dell’hotel che hanno permesso alla Guardia Civile di arrestare l’aggressore. Così si è scoperto che a sferrare i colpi contro Omar sarebbe stato Alessio Di Chirico, l’ex combattente di MMA italiano, classe 1989. Si tratta del fondatore del Gloria Fight Center e di uno dei più importanti atleti di arti marziali miste in Italia, grazie anche alla sua esperienza nell’UFC, la federazione statunitense. L’accusa è di aggressione ma possiamo immaginare la violenza anche tenendo conto del passato di Di Chirico, tra football (da adolescente) e l’agonismo sportivo nel settore della lotta. Saranno gli inquirenti a stabilire la dinamica ed accertare le colpe.