Quella che si sta compiendo sulle strade di Treviso è una vera e propria strage. Da gennaio 59 i decessi. Un trend che si ripete, mentre le croci piantate nel trevigiano continuano tristemente ad aumentare. Vite spezzate con una cadenza sempre più inquietante e regolare. Un bollettino non solo da brividi ma che fa anche riflettere, soprattutto in riferimento all’età delle vittime. Vittime sempre più giovani, con tutto un futuro davanti spezzato all’improvviso. Nell’ultima tragedia ha perso la vita una ragazza giovanissima, Miriam Ciobanu, investita a Paderno del Grappa da un ventitreenne risultato positivo ad alcol e droga. C'è anche la struggente storia di Nico Baldo, un trentaquattrenne di Cessalto che era uscito di casa per riprendere il suo cagnolino che era scappato dal cancello. Attraversando la strada è stato travolto da un'auto di passaggio. È morto alla vigilia del matrimonio di suo fratello. E ad un mese esatto dalle sue nozze.
Poi Antonio Funes di soli 19 anni. L'auto su cui viaggiava si è scontrata frontalmente contro un furgoncino a Vedelago e ha preso fuoco. E ancora la strage di Godega di Sant'Urbano dove hanno perso la vita quattro amici: la loro macchina si è schiantata contro una quercia all'uscita di una curva e sono tutti morti sul colpo. Francesco Favaro invece è morto a pochi giorni dal suo 17esimo compleanno. Si trovava in sella alla sua moto Fantic, quando sulla strada ha centrato un palo telefonico alla fine di una doppia curva ed è morto. Leonardo Niero ha perso la vita dopo diversi giorni di agonia, era a bordo della sua Toyota Yaris e quando si è scontrato contro un camion guidato da un 59enne padovano che stava tornando dal lavoro. In questo "bollettino di guerra" non mancano i pedoni investiti e gli incidenti violentissimi tra le auto, spesso frontali.