Si scontrano due fazioni di famiglie rom originarie dell’Est Europa e rimangono ferite 6 persone. È accaduto a Milano in via Faà di Bruno per un banale diverbio legato a un'auto parcheggiata, una Volkswagen Touran che si trovava di fronte al cortile di un palazzo. A prendere parte alla maxirissa circa 60 persone. Sono volati insulti, ma ben presto dalle parole sono passati alle mani. E non solo. Nel regolamento di conti sono stati infatti utilizzati spranghe, bottiglie, sassi, assi da stiro e coltelli. All’arrivo dei carabinieri, che hanno riportato la calma, il bilancio registrato è di 6 feriti, la più grave dei quali è una donna, che ha riportato ferite da arma da taglio, trasportata in ospedale in codice rosso ma non in pericolo di vita. Per gli altri, invece, semplici contusioni ed ematomi dovuti ai colpi ricevuti con oggetti contundenti, mentre un’altra donna è stata colpita con una bottiglia di vetro alla testa.
La maxirissa è scoppiata intorno alle 18.45 di ieri e si è prolungata per diversi minuti. Al loro arrivo nel cortile del caseggiato gli uomini dell’Arma hanno constatato il numero dei partecipanti al diverbio e sono stati costretti a chiedere l’intervento di altre pattuglie, oltre ai militari della compagnia Monforte (una cinquantina in tutto). E non è stato semplice riportare alla normalità la situazione, tanto che è stata necessaria la chiusura della strada tra piazzale Cuoco e piazza Insubria. In seguito, a testimonianza della violenza della colluttazione, sul terreno sono stati ritrovati numerosi vetri, pezzi di legno e ferro. Il tutto sembra partito dal diverbio per un’auto parcheggiata, ma dopo i primi riscontri sembrano siano emersi vecchi rancori fra le due fazioni di famiglie di etnia rom.