L'influencer statunitense Whistlin Diesel, titolare di oltre 2,5 milioni di seguaci su Instagram, ha pubblicato un video su YouTube intitolato "Ho acquistato una Ferrari da 400.000 dollari solo per distruggerla". E a quanto pare con la distruzione di una Ferrari F8 Tributo dal valore di centinaia di migliaia di euro ha fatto centro: in soli quattro giorni ha già superato i 4 milioni di visualizzazioni.
Oltre a portare la F8 Tributo fuori dal garage e fuori strada, l'influencer ha maltrattato il veicolo colpendolo ripetutamente con diversi oggetti, imbrattando il logo del Cavallino Rampante con un pennarello nero e saltando ripetutamente sul cofano. In seguito, indossando una tuta e un casco militare, ha guidato la Ferrari in modo inappropriato per una supercar, come se fosse un veicolo da rally. Infine, ha coperto l'auto con una bolla protettiva e le ha lanciato addosso oggetti pesanti, tra cui una grande scala di ferro. In verità il video non termina con la distruzione del bolide, quindi i danni causati (soprattutto alla carrozzeria, come quando va apposta contro una transenna) tutto sommato potrebbero essere limitati (o relativamente limitati).
C’è chi si sta chiedendo se l'influencer abbia messo a repentaglio l’integrità della Rossa solo per il gusto di farlo (i gusti sono gusti, anche se…) o se abbia cercato di sfidare Ferrari e la sua lista nera di persone che non possono acquistare i modelli della casa automobilistica di Maranello a causa dell’uso definito improprio che ne fanno. E non c’è dubbio che il video rientri nell’uso più improprio possibile… Non che questo possa stupire, considerando che Diesel si autodefinisce “Ceo della distruzione”: resta da vedere se il ricavato dalle visualizzazioni del video sarà sufficiente a coprire il costo della Ferrari o se l’influencer si diverta anche a sfasciare le proprie (o altrui) finanze. Lo stesso Diesel ha comunicato che YouTube gli avrebbe “demonetizzato” il video (cioè avrebbe stoppato i ricavi pubblicitari) e quindi sarebbe alla ricerca di fonti di introito alternative.