Le auto elettriche stentano ancora a sfondare sul mercato, soprattutto quello italiano, e anzi, addirittura i numeri sembrano calare sempre più. I problemi di questo settore sono molteplici, ed è proprio per questa ragione che per Roberto Parodi, giornalista e conduttore televisivo, sembra sconsigliare l’acquisto di una Ev (electric vehicle). Con uno dei suoi soliti, e seguitissimi, video su Instagram il Parods, questo il nome con cui è conosciuto sui social, analizza (ancora una volta) la situazione attuale del mondo dell’elettrico, e assicura prima di tutto di non voler litigare, e poi, da ingegnere meccanico e non da politico, di non essere “contrario al fatto che esistano anche le auto elettriche, sono contrario - afferma - al fatto che siano considerate l’unica soluzione alla mobilità pubblica”. Con questa premessa, dunque, Parodi comincia l’ennesima sua invettiva, se così è possibile definirla, contro l’elettrificazione. “Prima cosa - comincia -, la rete di ricarica sta aumentando, ma è ancora insufficiente. Fare viaggi lunghi e frequenti - continua -, per lavoro, resta un problema. Specie se vi dovete fermare in zone poco servite, vi troverete sotto stress, l’ansia, ok?”. A dire il vero, la questione dell’autonomia in questi anni è stata forse uno dei più grandi deterrenti che ha frenato gli automobilisti a sposare la causa del full-electric. Comunque sia, continua il giornalista, “seconda, caricare da casa ha senso solo per i pochi fortunati che possono installare un wallbox o vivono nella famosa villetta a Truccazzano con il fotovoltaico”. La gente comune, invece, deve usare la famigerata colonnina, e, secondo Parodi, occorre “prima di tutto trovarla, che sia libera, che funzioni, sperare che sia fast charge, o altrimenti tirare fuori il sudoku”, e poi vogliamo mettere anche i costi di ricarica?
Quella dei prezzi è un’altra crociata lanciata dallo stesso Parods sempre via Instagram. Dall’aumento dei costi, all’ombra delle accise, che sembra essere ormai più che altro una sicurezza. “Il costo al kWh ora - afferma sempre Parodi - è alto, si arriva fino a zero otto euro al kWh. Inoltre - continua - con le accise in arrivo. È palese che spendi molto meno con un diesel di ultima generazione”. Il terzo punto, invece, riguarda i listini delle auto elettriche in concessionaria: “Costano troppo anche le macchine - commenta su Instagram Parodi -. Anche quelle economiche, come la Diacia Spring elettrica costa 21.500 euro, venduta tra l’altro con un’autonomia di trecento chilometri, ma che nella realtà - dice Roberto - oscilla tra duecento, duecentocinquanta chilometri effettivi, cioè zero. Fiat 500 elettrica trentamila euro, cara per una macchina di quella gamma […] se ne volete una - afferma il Parods - con un’autonomia accettabile, dovete tossire quaranta, quarantacinquemila euro”, e sugli incentivi dice che “hanno un futuro incerto”. Insomma, per fare il quadro della situazione, “senza polemiche - dice ancora il giornalista nel suo video - oggi se comprate un’auto elettrica senza box privato spendete tanto per la macchina, perdete tempo per le ricariche, vi stressate e quel che è più importante, dovrete cambiare le vostre abitudini di viaggio, perché sarete voi al servizio della macchina, non il contrario”. Infine, afferma sempre Parodi, cambiare di continuo l’auto (che sia elettrica o meno) è “anti ecologico”, e, sottolinea, “non parlo del devasto ecologico di estrarre le materie prime per le batterie, e la sudditanza con la Cina”. La soluzione? “Comprare un’auto e usarla per quarant’anni - conclude Parodi - è la cosa più green che potete fare”, proprio come il suo mitico Naftone.