La combo calciatori-auto di lusso è uno dei cliché che accompagna da sempre il mondo del pallone. Un cliché che nel caso dei freschi campioni d'Europa pare confermato, a parte qualche eccezione. Andiamo a vedere cosa guidano i principali protagonisti del successo azzurro a Euro2020.
Partendo dalla porta, con Gigio Donnarumma, non poteva mancare un’auto adatta alla propria corporatura fisica, senza però dover forzatamente rinunciare alla sportività. Il portiere, con lo sguardo già rivolto al Psg, da qualche tempo si è già portato a casa una Lamborghini Urus nera, così da coniugare perfettamente piacere e necessità. Con uno stipendio di 12 milioni di euro netti a stagione, per cinque anni, potrà sicuramente mantenere i 650 cavalli dell’hyper-suv, ma siamo sicuri che non la cambierà una volta arrivato sotto alla Tour Eiffel?
Alessandro Florenzi si è ritrovato a giocare in difesa non solo sul campo, ma anche in strada, quando, dopo il trasferimento alla Roma e prima di essere dato in prestito al Paris Saint-Germain, a quanto pare si è visto recapitare a casa una sfilza di multe a causa di parcheggi in spazi non consentiti sotto la propria abitazione nel cuore della Capitale. Dopotutto, già la sua Mercedes Classe G non passa inosservata normalmente, figurarsi se viene lasciata in mezzo alla strada in modalità parcheggio selvaggio. Gli occhi dei vigili urbani non fanno distinzione tra l'ex capitano della Roma e i comuni mortali.
Leonardo Bonucci ha stile nel tocco del pallone, ma anche in tema di quattro ruote e si sposta tra un allenamento e l’altro a bordo di una Ferrari 812 Superfast rossa. Appena ripresi gli allenamenti, dopo il primo lockdown, si era autodefinito Zorro, mentre arrivava al campo dell’allenamento a bordo della supercar, a causa della mascherina nera. Bonucci, però, è un buon cliente del Cavallino Rampante e qualche anno fa era stato pizzicato dalla polizia, mentre era a bordo della propria F12 Berlinetta, mentre andava un po’ troppo veloce. Le cronache dell’epoca parlarono solo di un avvertimento rimediato dal calciatore. D’altronde i 12 cilindri di Maranello non sono proprio facili da domare e la voglia di sprigionare gli 800 CV è sempre dietro l’angolo.
Giorgio Chiellini, capitano della Juventus e della Nazionale, non è più un giovincello e si è concesso una Maserati Levante blu per gli spostamenti, un’auto sportiva ma senza rinunciare alla comodità, visto anche che, spesso, lo si vede muoversi con moglie e figlie. E poi, diciamocelo, a uno dei pochi calciatori che possa vantare una laurea cum laude, un mezzo del genere calza proprio a pennello.
Grande protagonista della cavalcata azzurra prima dell'infortunio, Leonardo Spinazzola a quanto pare preferisce mantenere un certo riserbo per quanto riguarda le proprie vetture. Un motivo probabilmente c’è: a luglio 2019, poco prima di raggiungere i giornalisti in sala stampa durante il giorno della propria presentazione, si è accorto di aver subito il furto del proprio zaino all’interno della propria auto, con danni annessi alla vettura. Raccontandolo ai giornalisti, ha suscitato l’ilarità del direttore sportivo Petrachi, che era intervenuto dicendo: "Si deve svegliare perché non può lasciarlo in bella vista sul sedile, non ha ancora capito come funziona qui...". Che abbia capito l’andazzo e che quindi abbia scelto una linea più riservata? L'importante comunque è che in campo si sia visto sgroppare regolarmente sulla fascia.
Nicolò Barella è diverso dagli altri: 24 anni, tre figli e una moglie più vecchia di lui di sette anni. Le auto non gli interessano più di tanto e si concentra, a quanto pare, sui vini, di cui è un grande estimatore e sulle partite di basket di cui è talmente appassionato da aver chiamato LeBron il proprio cane. Agli allenamenti si presenta sempre con la Volvo XC90 di ordinanza data in comodato d’uso a tutti i giocatori dell’Inter. Insomma, è l’eccezione.
Marco Verratti, ventottenne in forza al Paris Saint-Germain, è stato visto spesso dirigersi verso i campi di allenamento a bordo di una Bentley Bentayga. Anche se si sa relativamente poco riguardo la sua passione per le auto, c’è da segnalare che tre anni fa venne fermato di notte dalla polizia mentre rincasava in auto dopo una serata con amici. Il risultato? Due ore in gendarmeria per colpa di due bicchieri di vino. Il tasso alcolemico era di 0,49 mg/l, un valore quasi doppio rispetto a quanto consentito dalla legge. All’epoca il club francese gli aveva comminato una multa per aver infranto il codice di comportamento, non proprio una bella figura dopo essere stato immortalato mentre fumava.
Dopo aver iniziato la propria carriera professionistica accompagnato agli allenamenti dai genitori, Federico Chiesa, nel 2016, aveva finalmente coronato il proprio sogno di diventare indipendente, anche dal punto di vista della mobilità, regalandosi una bella Mini Cooper, adatta ai neopatentati. Stando poi alle cronache automobilistiche che lo riguardano e che si fermano a un paio di anni fa, proprio con quella Mini l’attaccante della Nazionale e della Juventus sarebbe stato coinvolto in un brutto incidente con una persona a bordo di uno scooter, quando era ancora tra le fila della Fiorentina. Da allora non si è più sentito parlare delle sue auto.
Un grande appassionato che non ha mai fatto mistero del proprio amore per le auto è Ciro Immobile, attaccante degli Azzurri e della Lazio.
All’interno del proprio parco auto, stando alle svariate storie di Instagram del giocatore, dovrebbero trovare spazio auto del calibro della Ferrari 488 GTB, oltre a una Lamborghini Urus gialla, una Mini Countryman Cooper S e una luccicante Audi Q7 per le gite fuoriporta, senza dover per forza consumare come una portaerei come nel caso della Urus. Tutte auto piuttosto comode, Ferrari a parte, che ben si adattano al metro e 85 di altezza del giocatore trentunenne. E che, se l'Italia non avesse vinto, lo avrebbero aiutato nella fuga dai tifosi imbufaliti per le sue prestazioni che agli Europei non sono state certo convincenti.
Altro grande fan della casa di Sant’Agata Bolognese è il capitano del Napoli, il trentenne Lorenzo Insigne. Sposato dal 2012 con Genoveffa Darone, ha ricevuto da lei in regalo per i suoi ventinove anni una splendida Lamborghini Huracan Evo, impacchettata con un fiocco rosso. Chi non la vorrebbe una moglie così? Ma questa non è l’unica auto all’interno del box dell’attaccante del Tiraggir: a far compagnia al V10 di 5,2 litri aspirato da 640 CV, ci pensano una Mercedes GT 63S da 639 cavalli e una Ferrari 458 Italia da 570 CV.
L’unico di cui non si hanno notizie in fatto di auto è Jorginho. Nel lontano 2014, in un’intervista durante la propria presentazione al Napoli, ha avuto modo di ricordare i suoi esordi nella Sambonifacese, nella Seconda Divisione della Lega Pro, e del desiderio di riuscire ad acquistare almeno un’utilitaria per potersi recare agli allenamenti. Di acqua ne è passata sotto i ponti da allora e, adesso che ha vinto una Champions League con il Chelsea (dove ha un ingaggio di circa cinque milioni di euro all’anno) e un'Europeo con la nazionale azzurra, non avrà sicuramente ulteriori problemi di mobilità.