Non c'è pace tra gli ex coniugi più mediatizzati dell'universo calcistico-televisivo. Dopo l’ufficializzazione della separazione lo scorso marzo, Wanda Nara e Mauro Icardi si sono ritrovati faccia a faccia per oltre tre ore in tribunale a Milano, senza che venisse trovato alcun accordo sul mantenimento dell’ex moglie e delle figlie. Ma se il faccia a faccia legale si è risolto in un nulla di fatto, lo scontro simbolico fuori dall’aula è stato vinto a mani basse da Wanda. Come? Arrivando alla guida di una Lamborghini rosa satinato, sfoggiata con lo stesso piglio di chi si presenta in battaglia con un’armatura scintillante. Quella Lamborghini non è solo un'auto: è una dichiarazione d’intenti.

Si tratta di una Huracán LP 610-4 Spyder, decappottabile da 610 cavalli con motore V10 da 5,2 litri e trazione integrale. L’accelerazione da 0 a 100 in 3,4 secondi è un dettaglio tecnico che oggi conta meno del restyling estetico. Perché sì, quella Lamborghini era originariamente turchese, ed era stata acquistata da Icardi nel 2016 durante gli anni d’oro all’Inter. Oggi invece è completamente rivestita in un rosa acceso, satinato, un makeover che grida: “Nuova vita, nuovo messaggio”. Non è un caso: secondo fonti vicine alla showgirl, Wanda avrebbe deciso di far rivestire tutti i veicoli condivisi con l’ex marito per cancellare le ultime tracce di una relazione che oggi si gioca davanti ai giudici. Mentre Icardi, arrivato in aula scortato dai legali Valeria De Vellis e Raffaele Rigitano, ha chiesto che venga stabilito che lui non debba versare nulla all’ex moglie, Wanda, difesa dall’avvocato Giuseppe Di Carlo, ha puntato su “qualche centinaio di migliaia di euro al mese”, come mantenimento. Un’espressione volutamente vaga per una cifra evidentemente non alla portata di tutti, ma di certo in linea con chi si presenta in tribunale con una supercar che vale almeno 250 mila euro. E, in questo caso, più in termini mediatici.

All’ingresso del Palazzo di Giustizia di via San Barnaba c’era anche una troupe argentina, impegnata nelle riprese di un docufilm su Wanda che approderà su Netflix. L’inquadratura era pronta: zoom sul rosa lucente della Lamborghini, su Wanda che scende in total black con occhiali da diva, e sul silenzio teso dell’incontro con l’ex. Altro che serie: questa è la nuova frontiera del reality, in cui ogni dettaglio, dai legali al colore della macchina, è parte della sceneggiatura. E mentre il giudice ha rinviato tutto a luglio per decidere se saranno i tribunali italiani, argentini o turchi a occuparsi dell’affido delle figlie Francesca e Isabela, resta una certezza: la Lamborghini rosa è già passata alla storia. Da simbolo d’amore condiviso a manifesto di indipendenza ostentata, è diventata il mezzo con cui Wanda Nara non solo viaggia, ma racconta, e forse riscrive, la sua narrazione pubblica. Perché quando non puoi parlare in aula, ci pensa il rombo di un V10 rosa satinato a dire tutto quello che serve.
