Fabri Fibra ha pubblicato, in collaborazione con Tredici Pietro, Che gusto c’è, primo singolo che anticipa il suo nuovo album Mentre Los Angeles brucia, in uscita il 20 giugno (ve ne abbiamo parlato anche nella nostra selezione dei brani del venerdì). Potevano gli Arcade Boyz non fare una reaction al brano? Ma soprattutto,domanda più importante: lo hanno stroncato o no? “Ho capito perché non è piaciuta. Un po’ canzone dell’estate”. Si parte benissimo. Ed ecco subito la critica alla citazione su Berlusconi: “Quando sento ste cazza*e, mi puzza questa rima di populismo brutto. Solo perché è Berlusconi, poi non si guarda a quelli che vanno con quattro Rolex al Primo Maggio”. E ancora: “Se fai la rima politica, poi però uno commenta. Devi essere coerente se vuoi fare il paladino, sennò stai zitto".

Ma gli Arcade Boyz sanno usare bastone e carota: dopo aver polemizzato sulla citazione al Cavaliere, arriva anche un “elogio” a Fabri Fibra.
“Bravo, pensavo facessi come al solito il paraculo, invece sei stato bravo”. Il riferimento è a una rima su Sfera Ebbasta: “Carica e spara, gente che spera, gente che Sfera / Gente che sfila, che fa la fila senza una lira.” Quindi, promosso o bocciato? Per gli Arcade Boyz il brano non è bocciato, ma ci sono un paio di cose da dire. Perché, se è “molto politico e sociale”, non è piaciuto ai fan di Fabri Fibra? “Non vi hanno messo i suoni di plastica, le quattro cazza*e trite e ritrite a cui siete abituati. Non avete riconosciuto che questo è un prodotto musicale. I rapper hanno sempre rappato su sta roba, e quando uno cerca di darvi degli input culturali che vanno a prima del 2015, non li capite, non li riconoscete e non vi piacciono, perché non vi ci hanno abituato”. E se il problema non fosse nei “riferimenti culturali”, ma nel fatto che Fabri Fibra è tornato alla “vecchia scuola”? Anche qui, la risposta degli Arcade Boyz arriva diretta: “Quando devi fare uno sforzo in più, molli e dici che non ti piace”. Alla fine, cosa emerge davvero dalla reaction degli Arcade Boyz? Che Che gusto c’è non è “easy listening”, non è immediato, non è consolatorio. Ma proprio per questo, forse, è il segnale che Fabri Fibra ha ancora qualcosa da dire. Anche a chi, nel frattempo, si è abituato a non ascoltare.
