La crisi di governo per distratti eccola spiegata. Perché quello che sta succedendo è palese, no? Ovvero: in un momento così drammatico, mentre i politici dovrebbero essere impegnati a trovare soluzioni per il proprio Paese, questi qui ieri erano impegnati a raccattare voti per evitare che il governo Conte andasse sotto in Senato nelle prossime votazioni. Ma in serata la cosa è stata chiara: una maggioranza non esisteva più. Conte stamattina si dimetterà e poi? E poi sarà una disgrazia comunque vada.
E come andrà non è molto difficile capirlo perché per essere ben informati non bisogna essere per forza ben informati ma a volte basta essere abbastanza sgamati, leggendo tra le righe dei giornali. Quindi saltiamo direttamente alle conclusioni e come andrà a finire ve lo diciamo qui:
- che dopo le dimissioni di Conte alla fine Mattarella, finito un giro di consultazioni, darà l’ok per un governissimo istituzionale con una figura di riferimento (lo stesso Conte? Sempre che riesca a recuperare i voti di qua e di là; oppure altri, si fa il nome di Franceschini) dove entreranno a far parte tutti i partiti tutti, per intero o tramite qualche emissario, in virtù di un fantomatico interesse nazionale, dal Movimento 5S a Forza Italia, da Renzi al Pd, tranne la Lega e Fratelli d’Italia.
In questo modo due risultati verranno raggiunti. Il primo: tutti i partiti si potranno spartire i soldi del Recovery Fund, milioni e milioni che arrivano dall’Europa e che ognuno potrà dare agli amici degli amici come nelle migliori tradizioni. Il secondo: questo governissimo potrà con calma trovare l’intesa sul nome del prossimo Presidente della Repubblica.
Magari sbaglio, magari no, ma comunque vada c’è una considerazione da fare: il Movimento 5 Stelle è finito. È morto. Sia nel momento in cui hanno cercato di salvare l’attuale governo, mercanteggiando come una democrazia cristiana post moderna, sia che si ritrovino in un governissimo istituzionale, diventando alleati - dopo che con la Lega prima e con il Pd poi - addirittura di Forza Italia e di Renzi. Cosa significa tutto questo? Che nel nostro Paese si sta aprendo uno spazio per una forza popolare e populista né di destra né di sinistra esattamente come è successo anni fa. Quale sarà? Sarà bellissimo scoprirlo. Anni interessanti ci attendono signori.