image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Dark Polo Gang: il nuovo album
è fuori ma sono ancora i re di Roma?

  • di Mirko Corbisiero Mirko Corbisiero

6 giugno 2020

10 tracce per 26 minuti in puro stile DPG: testi scarni e flow da paura. Eppure c'era davvero bisogno di questo album?

di Mirko Corbisiero Mirko Corbisiero

Dark Boys Club è il nuovo disco della Dark Polo Gang: il tipico esempio di come la qualità sonora portata ai massimi livelli rischi di uccidere le liriche. Eppure, il nuovo lavoro della crew romana che macina numeri record è un album che ricalca molto lo stile delle origini della DPG, già strutturato con LP precedenti, su tutti il The Dark Album.

Dieci tracce inedite che occupano 26 minuti, caratterizzati da una produzione poderosa, a discapito dei testi come al solito molto scarni.

Ogni canzone ha delle basi spaziali, un timbro di qualità sonora ben riconoscibile e il marchio di fabbrica di Sick Luke (arricchito dagli altri produttori che hanno preso parte a questo progetto).

Tra i featuring vanno segnalati Tedua, Anna, Boro Boro, Traffik, Ketama126, Drefgold, Samurai Jay, Mambolosco, Capo Plaza. Insomma, quello che si può definire un parterre de rois della scena rap-trap attuale. Due, però, spiccano su tutti. Si tratta di Salmo e Lazza. 

Dark Boys Club Dark Polo Gang

Una presenza inaspettata la loro, posto che, fino ad ora, entrambi si erano dimostrati sempre poco riconducibili al mondo della DPG, con Lazza in particolare che aveva avuto vari battibecchi in passato con la band romana e che, in tracce come Fuego, non aveva risparmiato anche qualche frecciata al quartetto. Evidentemente è acqua passata, visto che anche lui è presente nel disco in modo dirompente. Quanto a Salmo, la sua presenza ha arricchito il disco in modo molto credibile, con i soliti flow incalzanti che hanno dato prova (se ce ne fosse ancora bisogno) della sua versatilità.

Ma la vera domanda è: c’era veramente bisogno di un disco del genere, oppure è il solito modo per mantenere alta l’attenzione verso la DPG, permettendogli di non perdere il primato di visualizzazioni che ogni volta ottengono? 

Perché il rischio di essere oscurati è dietro l’angolo, in particolare in tempi come questi, in cui le tendenze cambiano alla velocità della luce, così come i personaggi che le rappresentano. Di sicuro Dark Boys Club coglie nel segno per rimanere sulla breccia: aggregare attorno a questo progetto vari artisti, tra pilastri della scena e nomi in ascesa, è un ottimo escamotage per attirare l’attenzione di un pubblico molto vasto, da chi si aspettava un suono molto più avanzato e che potesse soddisfare la propria fame di novità, fino a chi attendeva solamente nuovi brani per scatenarsi.

Ma forse dalla Dark Polo Gang era difficile aspettarsi altro, visto che fin dalle origini ha puntato quasi tutto sul far parlare molto di sé – del collettivo o dei vari singoli – più per l’atteggiamento che per le reali qualità artistiche. Nonostante ciò, ha influenzato moltissimo la trap in circolazione, spingendo l’acceleratore verso una musica di immagine (e di impatto) più che di contenuti. 

Sul loro terreno, comunque, le 10 tracce proposte sono oggettivamente una bomba sotto il profilo della produzione e dei flow, così come dal punto di vista del marketing. Insomma, piaccia o non piaccia, la DPG è sempre la DPG. Piaccia o non piaccia, Tony Effe, Dark Pyrex, Dark Wayne, Dark Side sono ancora i quattro re di Roma.

Tag

  • Musica
  • Trap

Top Stories

  • Money Road (Sky), le pagelle della puntata finale: Yaser dà la colpa a Danielle (-10), Roberta finta tonta (2), Benedetta protesta (7). E Fabio Caressa? Mentre Alvise e Grazia…

    di Irene Natali

    Money Road (Sky), le pagelle della puntata finale: Yaser dà la colpa a Danielle (-10), Roberta finta tonta (2), Benedetta protesta (7). E Fabio Caressa? Mentre Alvise e Grazia…
  • Abbiamo visto il film La città proibita (ora su Netflix), ma com’è? Grazie a Dio, in Italia abbiamo Gabriele Mainetti. Ecco perché dovreste recuperarlo: per ricordarvi quanto può essere bello il nostro cinema

    di Ilaria Ferretti

    Abbiamo visto il film La città proibita (ora su Netflix), ma com’è? Grazie a Dio, in Italia abbiamo Gabriele Mainetti. Ecco perché dovreste recuperarlo: per ricordarvi quanto può essere bello il nostro cinema
  • Abbiamo letto L’Anniversario (Feltrinelli), il libro vincitore del Premio Strega di Andrea Bajani, ma com'è? Un giovane Holden del 2025, ma condito di fascismo e patriarcato...

    di Gian Paolo Serino

    Abbiamo letto L’Anniversario (Feltrinelli), il libro vincitore del Premio Strega di Andrea Bajani, ma com'è? Un giovane Holden del 2025, ma condito di fascismo e patriarcato...
  • Abbiamo letto il libro postumo di Michela Murgia, “Anna della pioggia” (Einaudi, 2025): ma com’è? L’ultimo regalo della scrittrice, che ci ricorda come resistere al patriarcato: “Abbiamo dovuto diventare capaci di sognarci fuori dai sogni degli uomini”

    di Viola Di Grado

    Abbiamo letto il libro postumo di Michela Murgia, “Anna della pioggia” (Einaudi, 2025): ma com’è? L’ultimo regalo della scrittrice, che ci ricorda come resistere al patriarcato: “Abbiamo dovuto diventare capaci di sognarci fuori dai sogni degli uomini”
  • Ok, ma chi è davvero Alessio Loparco di Temptation Island, asfaltato dalla fidanzata Sonia Mattalia dopo un giorno? Abbiamo trovato i suoi profili social: tra campionati vinti a calcio, Ruzzle, tartarughe e baci, perché lei lo segue ancora su Instagram?

    di Jacopo Tona

    Ok, ma chi è davvero Alessio Loparco di Temptation Island, asfaltato dalla fidanzata Sonia Mattalia dopo un giorno? Abbiamo trovato i suoi profili social: tra campionati vinti a calcio, Ruzzle, tartarughe e baci, perché lei lo segue ancora su Instagram?
  • Siamo stati al concerto di Ultimo a San Siro, ma com'è andata? Pioggia, emozioni e sold out! Ecco come si è trasformato da artista emergente a leggenda in meno di 10 anni...

    di Giuditta Cignitti

    Siamo stati al concerto di Ultimo a San Siro, ma com'è andata? Pioggia, emozioni e sold out! Ecco come si è trasformato da artista emergente a leggenda in meno di 10 anni...

di Mirko Corbisiero Mirko Corbisiero

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Cosa c'è di vero in Diavoli? L'abbiamo chiesto a chi in finanza ci lavora sul serio

di Alberto Capra

Cosa c'è di vero in Diavoli? L'abbiamo chiesto a chi in finanza ci lavora sul serio
Next Next

Cosa c'è di vero in Diavoli? L'abbiamo chiesto a chi in finanza...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy