Siamo stati alla presentazione in anteprima di Fuori!!!, il libro, edito da Nero, che festeggia i 50 anni dalla nascita del Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano e dimostra che negli anni Settanta c’era in giro gente spavalda, fieramente orgogliosa della propria natura ben prima del pride e con un ottimo gusto per gli acronimi. A cura di Carlo Antonelli e del duo editoriale Francesco Urbano Ragazzi, il volume nasce grazie anche alla collaborazione tra la Fondazione Sandro Penna/Fuori! e Levi’s. Sì, ma che cos’è Fuori!?
Fuori! è stato il primo magazine ad occuparsi di rivoluzione sessuale in Italia. Uscito dal 1971 al 1974, la sua stessa esistenza è un miracolo di editoria oltre che un imponente segnale di lotta per i diritti civili in un periodo in cui, ad andare bene, si usava ancora placidamente il termine “invertiti”. Il numero zero della rivista uscì nei luoghi d’incontro clandestini per omosessuali arrivando poi, straordinariamente, nelle edicole della benpensante Torino vista la grande richiesta da parte di chi lo leggeva ma non poteva dirlo.
“Vi invitiamo all’archeologia”, è stato detto durante la presentazione con sottofondo d’arpa che si è tenuta, appunto, presso il Museo Archelogico di Milano. L’almanacco contiene i primi tredici numeri della rivista che può vantare contenuti sorprendenti e impensabili tra interviste a Simone De Beauvoir, contributi di David Bowie (come avranno fatto ad acciuffarlo?), poesie di Corrado Levi e storie di ordinaria omosessualità raccontante dal parrucchiere che preferisce rimanere anonimo come dal collettivo fiorentino che si produce nella storia, quasi una fiaba, di un elefante e del suo amore impossibile (forse) per un uomo sposato. E poi tantissime donne da Fernando Pivano a firme meno conosciute che però si guadagnano pagine e pagine, tutte insieme al grido di “Lesbiche, uniamoci!”.
Questo libro, spiega il duo editoriale Francesco Urbano Ragazzi, è una plateale dichiarazione d’amore. Quella del Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano non è solo una sigla di cui appropriarsi, ma è un pezzo di storia di cui tutti dovremmo essere prima coscienti e poi orgogliosi. FUORI! ci racconta di un gruppo di cittadini che ormai 50 anni fa si sono uniti e hanno cominciato a lottare per il diritto alla felicità”.
Una sorta di ready-made duchampiano, Fuori!!! (con tre punti esclamativi a differenza del nome del magazine che ne riportava soltanto uno), a detta dei curatori è un volume importante perché: “La storia del FUORI! è una storia di libertà non dei corpi ma del linguaggio. Se è vero che in ogni secolo tutti hanno trovato il modo di fare l’amore con chi gli pareva, non è altrettanto vero che quell’amore tutti l’hanno potuto esprimere o definire a piacimento”. E poi, lo stesso Antonelli tiene ad aggiungere “una pippa squisitamente editoriale: il libro è straordinariamente bello anche per le font utilizzate. Inoltre contiene una serie di copertine fantastiche”. Infine, l’augurio: “che questa “archeologia” possa di nuova trasformare la quiete in un casino”.