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Helmut Newton non morirà mai

  • di Ray Banhoff Ray Banhoff

23 gennaio 2021

Helmut Newton non morirà mai
Cinque grandi fotografi raccontano il maestro Helmut Newton

di Ray Banhoff Ray Banhoff

Il 23 gennaio del 2004 Helmut Newton moriva a Los Angeles schiantandosi in un muro proprio fuori lo Chateau Marmont, il residence delle star in cui viveva. Aveva 83 anni e con il suo lavoro aveva rivoluzionato la fotografia di moda, rendendola personale, onirica, erotica.
Newton ha influenzato un’intera generazione di fotografi e soprattutto il nostro immaginario. Un’immaginario che oggi è molto diverso, molto più “emancipato”, soprattutto nei riguardi della figura femminile. Ma proprio per il punto in cui siamo arrivati è importante il lavoro del fotografo tedesco che ha spianato la strada alla libertà di rappresentare il corpo femminile come un romanzo noir e ha sgobbato una vita prima di arrivare a fare le “sue” foto. Non tutti lo sanno ma la gavetta di Newton è stata costellata di farica e incomprensione. 

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In pochi conoscono la parabola del Newton ebreo scappato dai nazisti che era appena un ragazzo. Ha vissuto in Cina, poi é stato deportato in Australia. Ha iniziato a fotografare da adolescente e ha subito avuto il desiderio del proibito. Nella sua Autobiografia (edita da Contrasto in Italia) racconta il suo rapporto con le donne, i suoi soggetti, i suoi lavori più importanti ed è una storia fatta di anni di rifiuti, di risultati scarsi (all’inizio), di scelte radicali per arrivare poi alla consacrazione. Newton è stato una star in vita, ha trasceso il mondo della fotografia e valicato quello dell’arte. Di lui oggi resta un lavoro monumentate, eterno, che potete ritrovare nei suoi libri. 
Per celebrarlo abbiamo chiesto un parere su di lui a cinque fotografi completamente diversi tra di loro per poetica e stile ma appunto per questo esemplificativi di quanto l’opera di Newton sia trasversale.

I fotografi che hanno partecipato sono: Mattia Zoppellaro, Marcel Swann, Enrico De Luigi, Toni Thorimbert, Settimio Benedusi

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