Quando si parla di cartoni animati, si pensa subito a Topolino, ai Looney Tunes o forse a Peppa Big. Sbagliato. Perché nel grande oceano dell’animazione seriale esiste una marea di produzioni decisamente rivolte ad un pubblico di maggiorenni. Non ci riferiamo necessariamente agli hentai - quelle specie di pornazzi animati che trovate smanettando su PornHub -, quanto piuttosto a tutta quelle serie che utilizzano l’animazione unicamente come una variante stilistica e come uno strumento in grado di eliminare qualsiasi freno alla fantasia degli autori. Si tratta di prodotti destinati a un pubblico diverso da quello dei più piccoli. Sono quelle serie ciniche, spesso dal linguaggio scurrile, volgare, e piene di riferimenti all'attualità, alla politica e alla storia del costume. Quelle serie che prendono forma tra le brutture della vita quotidiana, le difficoltà della società, l’ironia e il sarcasmo più sottile e il giusto mix tra violenza e black humour. Insomma, in una parola: adulte. Ok, ma quali sono quelle che vale la pena di guardare, nel caso si sia proprio a digiuno, dell'argomento? Ecco i cinque cartoni animati per adulti che dovete assolutamente recuperare.
BoJack Horseman
È grazie a prodotti del genere che l’intero movimento dell’intrattenimento per maggiorenni, definiamolo così, migliora, si evolve, sperimenta, sbaglia, si corregge e ci regala perle come BoJack Horseman. Ci troviamo all’interno di un mondo nel quale convivono esseri umani e animali antropomorfi e BoJack, il protagonista che dà il nome alla serie, è un cavallo che negli anni Novanta è diventato famoso grazie a una sitcom, ma adesso, alla soglia dei quaranta, vive tra alcol, ricordi e relazioni instabili. Tra una sbronza e l’altra la sua vita è un effetto domino di casini. I party e le relazioni dello showbiz hollywoodiano lo distraggono dalle cose importanti della vita ed episodio dopo episodio impariamo a conoscere le fragilità di Bojack e dei suoi compagni di avventura: depressione, schizofrenia, ansia, dipendenza, apatia. La grande capacità dell’autore, Raphael Bob-Waksberg, è quella di affrontare grandi problemi con grande lucidità, cinismo e ironia.
Love, Death & Robots
Meraviglioso. La creatura di Tim Miller e David Fincher è un miscuglio di idee, di forme, di colori, di pensieri. Diciotto corti di animazione apparentemente slegati fra di loro. Sono differenti gli stili di disegno, di regia, di ambientazione, di atmosfere, eppure hanno la stessa grande capacità di andare dritti al punto e, in un modo o nell’altro, di lasciarti dentro qualcosa. In questa serie la parte tecnica è allo stesso livello del lato narrativo, la forma è potente quanto il contenuto, se non di più e la potenza dell’animazione consente ai registi e agli sceneggiatori di sentirsi completamente liberi di inventare, creare e modificare qualsiasi storia. Dalla lotta fantascientifica contro dei vermi alieni, alla violenza fisica e psicologica, passando all’umorismo come arma di difesa per “scappare” da un mondo post apocalittico. Love, Death & Robots è sicuramente uno dei capolavori dell’animazione contemporanea, se non lo avete visto recuperatelo.
Rick & Morty
Scorretto, folle, freak. La serie ideata e realizzata da Justin Roiland e Dan Harmon è stata definita in molti modi. Molti vedono in Rick & Morty una parodia di Ritorno al futuro dove Rick, il nonno, scienziato pazzo, obbliga il nipote a seguirlo in missioni suicida contro razze extraterrestri per motivi assolutamente futili, prendendosi sempre gioco della sensibilità e del poco acume di Morty, costretto a essere schiavo del folle nonno Rick. Il successo di Rick & Morty è stato incredibile e ovviamente è motivato. La grande capacità di mettere in difficoltà Morty puntata dopo puntata da parte degli autori ha permesso alla fantasia e alla creatività degli stessi di approfondire i personaggi mostrando tutti i lati del carattere dei due protagonisti. Umorismo, cinismo, volgarità, follia, ma anche un po’ di imprevista sensibilità e fragilità.
Paradise Police
Battute irriverenti, frasi volgari, sboccate, cattive, aggressive contro tutti e contro tutto. Paradise Police realizzata da Waco O'Guin e Roger Blac e ha la grandissima capacità di mantenerti incollato davanti allo schermo, che sia quello dello smartphone o della televisione poco importa, il binge watching è assicurato. La libertà di espressione è quello che ci rende davvero quello che siamo, spesso oggetto di critiche, di contraddizioni, di limitazioni. Fino a che punto è giusto spingersi? Qual è il limite che è giusto porsi? Il sarcasmo, la satira sono, nel bene e nel male, arte nel mondo della comunicazione, ci vuole equilibrio, gusto, misura per riuscire a conquistare il sorriso - non la risata, quella la lasciamo alle barzellette - e non cadere nella banale e triste offesa gratuita. Paradise Police riesce in questo arduo compito in maniera sublime.
Undone
In questa particolare short list, la serie realizzata da Raphael Bob-Waksberg e Kate Purdy, già autori di BoJack Horseman, è sicuramente la più intellettuale, la più delicata e soprattutto la più interessante dal punto di vista artistico. Alma, la protagonista della storia, ha delle visioni in seguito a un brutto incidente d'auto. Vede il padre morto, di continuo. Per Alma il tutto è straziante, alienante, massacrante. Ma scopre qualcosa di incredibile, la sua coscienza può viaggiare nel tempo. Comincia così un percorso, un’avventura intima e spirituale. L’effetto grafico e animato è innovativo e illuminante oltre che suggestivo e futurista. Da recuperare quanto prima.
Altri
È inutile dire che non ci siamo certo dimenticati di serie più datate, famose e apprezzate come I Simpson, The Family Guy (ossia I Griffin), Futurama, Big Mouth (nuova, ma già super acclamata), South Park e Disincanto (anch’essa uscita qualche anno fa su Netflix): impossibile perderle.
PS
I Simpson sono come le canzoni di Elio: dentro ci trovate tuttto. Tutto quello che è successo e che deve ancora succedere, tipo l'isolamento in quarantena di Tom Hanks, previsto nella puntata che trovate qui sopra.