Francamente iersera, mercoledì 8 gennaio 2025. è andata in onda la puntata del 'Grande Fratello' più avvincente di questa edizione. Il reality, oramai da giorni, aveva annunciato molteplici provvedimenti disciplinari atti a punire almeno tre concorrenti per lo sfacelo portato avanti durante le trascorse Sante Feste. È successo di tutto: mani addosso, insulti dal retrogusto razzista, lancio di oggetti dopo litigate raccapriccianti per toni e modi. Nelle passate edizioni, c'è gente che è stata squalificata, ritrovandosi a uscire "in pigiama e ciabatte" come accadde per esempio ad Alda D'Eusanio, per aver anche soltanto pensato di azzardare molto, davvero molto meno. Il pubblico, dunque, si aspettava una carneficina. Ovvero che il 'Grande Fratello' si dimostrasse in grado di prendere in mano la situazione di fronte a comportamenti tanto violenti e fuori di melone. Lo ha fatto? No. Restituendo così l'impressione che, alla fine dei conti, qualunque trucidata sia legittima e soprattutto legittimata all'interno di quella Casa. Il reality non interviene perché, a furia di lasciar correre per mesi, ora si trova in ostaggio dei suoi stessi concorrenti. Uno stallo che si sarebbe potuto e dovuto evitare. Nonché l'ennesima, estenuante presa in giro nei confronti del pubblico, inevitabilmente sempre meno affezionato a un programma che promette, non mantiene e nemmeno ci tiene.
La prima puntata dell'anno si apre con Alfonso Signorini che, fatto piuttosto raro, entra nella Casa con l'unico scopo di fare il mazzo agli inquilini. Li tiene lì mezzora, come fosse l'omelia della domenica in parrocchia, a dettargliargli come mai così non si possa andare avanti. Sono buzzurri, senza dignità e rispetto nei confronti dei telespettatori, o almeno da tali si stanno comportando. E questo non va bene. Specie perché "io e la mia squadra vi abbiamo presi nel programma chiedendovi di portare voi stessi, ma vi state dimostrando molto diversi dalle persone che avevamo scelto". Signorini è sconfinatamente deluso. E coglie l'occasione, tra le righe, per scaricare il barile: saranno pure un manipolo di manigoldi, ma non lo sembravano, lui e il suo team autorale non hanno responsabilità per gli orrori e le derive urlanti occorse tra quelle mura nelle ultime settimane. Paracarro? Paracarrissimo. Ed è l'unica cosa a cui, purtroppo, il conduttore tiene davvero. Anche perché la puntata, di quattro abbondanti ore, si rivela un lunghissimo trailer che porta a una risoluzione finale inutile, oltreché ridicola.
Le tre principali accusate, quelle passibili di provvedimento disciplinare, sono: Helena Prestes, Ilaria Galassi e Jessica Morlacchi. La prima ha scagliato un bollitore all'apice di una lite, urlando più volte "putt*ana!". La seconda è andata a mettere le mani addosso alla stessa Prestes, in quel momento stesa sul proprio letto, e per fermarla ci è voluto lo sforzo congiunto dei coinquilini tutti. Che gliel'hanno sostanzialmente tirata via di dosso, per fortuna. In ultimo, Morlacchi, ex cantante dei Gazosa, fa caso a sé: ogni tot individua un nemico (se lo crea), in genere a causa di invide e gelosie, e non gli dà pace: insulta, gli scatena altri contro, gode nel vederlo o vederla andare in pezzi e insiste fino a che non accade. La sua non è violenza fisica, ma verbale, psicologica. La tortura della goccia cinese. Non è meno grave, soltanto più infida. E sistematica. Tutte e tre hanno regalato al pubblico un orrendo spettacolo di sé. Non ci sarebbero dovute essere giustificazioni. Che, invece, alla fine ci sono ovviamente state.
Veniamo al ridicolo provvedimento disciplinare: è passata la mezzanotte quando Signorini che aveva aperto la puntata oramai due ore prima annunciando carneficine, annuncia la decisione presa per rimetterle a posto: le tre grazie finiscono in nomination "d'ufficio", ovverosia senza essere scelte dai coinquilini. Una risoluzione che, in fin dei conti, ne mette a rischio soltanto due: Prestes ha un fandom talmente mastondico e affezionato che non uscirà mai al televoto. Mai. Le altre, invece, si ritrovano davvero a repentaglio, anche se Helena si era comportata in modo parimenti grave. Ma viene inspiegabilmente graziata. Per ragioni del tutto incomprensibili, cotanto 'serio provvedimento disciplinare' riesce a diventare ancor più effimero perché il 'Grande Fratello' pensa bene di far fare comunque le nomination ai reclusi, quindi al televoto Helena e Ilaria (Jessica deciderà di abbandonare immediatamente il gioco) si ritrovano con altri tre. Che si sono comportati in modo violento? No. Ma che ora rischiano di uscire tanto quanto le '(im)punite'.
Il reality non si leva il brutto vizio di promettere qualcosa ai telespettatori, salvo poi levarglielo da sotto al naso in diretta. Non squalificare nessuno al netto del macello perpetrato nel corso delle Sante Feste è una decisione non rispettosa nei confronti dei fantasmi dei concorrenti passati ricacciati nell'oblio spesse volte per, a paragone, qualche nonnulla. Ed è irrispettoso soprattutto nei confronti del pubblico a cui, per l'ennesima volta, erano state create aspettative, puntualmente disattese. In ultimo, non è possibile lasciar passare qualunque balordata come fosse acqua fresca. Ma il punto è che un freno doveva essere messo prima, oramai è troppo tardi. Chi si ritrova oggi nella Casa, e magari è dentro da settembre, ha visto succedere di tutto: bestemmie, lanci di sedie, morbosità varie, insulti gravi, risse e discorsi misogini. Lasciati correre, nella maggior parte dei casi, senza nemmeno farne parola in diretta. Oppure minimizzando, cercando giustificazioni surreali, ma comunque giustificazioni. Chi si ritrova oggi nella Casa, dunque, sa che tutto gli è concesso, perciò non si argina. Perché dovrebbe? Alle bruttissime finirà al televoto, avendo comunque una settimana per ripulirsi l'immagine. E al televoto ci puoi finire sempre, è parte integrante del gioco, sapessi che spauracchio, avessi detto.
Il 'Grande' Fratello' è dunque in ostaggio di concorrenti che si sentono (e grossomodo sono) legittimati a fare quello che gli pare, tanto poi al massimo si troveranno ad affrontare una tiratina d'orecchie su Canale 5. E questo vale per tutti. Non ci sono buoni al 100 %, non ha ragione nessuno. Se è vero che Helena Prestes viene presa di mira dal gruppo, possiamo pure definirlo 'branco', è allo stesso tempo cristallino che non poteva lanciare quel bollitore a terra gridando 'putt*na!". Però lo ha fatto e il gesto non ha comportato reali conseguenze per lei (che si è scusata, vero, ma c'è chi in passato ha detto 'diobò', come intercalare, nel cuore della notte ed è stato fatto uscire immeditamente proprio in quel cuore della notte). Figli e figliastri.
Il 'Grande Fratello' ha un enorme problema di credibilità. Problema che si è creato da solo, nel corso degli ultimi quattro mesi, scegliendo di non intervenire di fronte, per esempio, agli atteggiamenti aggressivi di Lorenzo Spolverato, concorrente che la maggior parte del pubblico social vorrebbe fuori da sempre. Perfino 'Chi' pubblica l'intervista a una psicologa che lo definisce 'narcisista patologico', ma nessuno, tra chi può, pensa che sia ora di cacciarlo, che abbia oramai passato il segno da tempo. Il reality, anzi, gli concede blocchi in diretta XXL per dargli occasione di spiegare come in passato avesse fatto parte di una qualche baby gang, un trauma che 'giustifica' i suoi modi oggi. No, non li giustifica proprio per niente. Jessica Morlacchi, poi, è sistematica: dal giorno zero rende la vita impossibile a chi non le va a genio, assumendo comportamenti denigratori e incessanti contro chiunque le sia capitato di considerare 'rivale': Yulia Bruschi, Luca Calvani, ora Helena Prestes.
In un reality si campa di provocazioni e, anzi, viva le provocazioni. Ma c'è un abisso tra insidiare il fidanzato d'altre oppure 'accusare' una coinquilina di essersi fatta i filler al viso aggratis e mettere le mani addosso, insultare, schernire, umiliare. Una differenza abissale che il 'Grande Fratello' non riesce più a permettersi di cogliere. Così i reclusi non hanno alcun rispetto per il reality e chi lo scrive, tanto che Morlacchi appena si vede comminare il pur flebile provvedimento disciplinare di cui sopra, sceglie di abbandonare il gioco, con aria di estrema superiorità manifesta. Questo il culmine di una contestazione continua, iniziata alle 21.45 e conclusasi a mezzanotte, levando il disturbo sdegnata e varcando la porta rossa in sfilata da gran diva. Come se avesse ragione. Ciò a riprova di quanto i concorrenti oramai guardino il 'Grande Fratello' dall'altissimo al bassissimo, non gli riconoscono alcuna autorità perché è lo stesso reality a non averne mai esercitata sulle loro collottole. Come uscire da questo stallo? Non ne abbiamo idea. Dovremmo essere a circa metà strada e oramai è anarchia pura, incontrollata. Dopo quattro mesi di convivenza forzata è normale che la tensione si alzi, non lo è, invece, il fatto che i reclusi si sentano più potenti di chi li ha chiamati per star lì a svernare. La Casa tiene il 'Grande Fratello' in ostaggio, il 'Grande Fratello' non può sparare. Dove si va da qui? A occhio, verso il tramonto.