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La Cina cambia il finale di Fight Club. Ma nel “mondo libero” succede anche di peggio, secondo l’autore di Fight Club

  • di Matteo Cassol Matteo Cassol

28 gennaio 2022

La Cina cambia il finale di Fight Club. Ma nel “mondo libero” succede anche di peggio, secondo l’autore di Fight Club
In Cina il finale del film Fight Club è stato censurato e modificato, con una scritta che dice che vince la polizia e i sovversivi vengono arrestati. Per l’autore del libro da cui il film è tratto, però, non c’è da scandalizzarsi troppo: anzitutto il finale cinese paradossalmente è più simile a quello del romanzo rispetto a quello di David Fincher; dopodiché, dice Chuck Palahniuk, “negli Stati Uniti il mio libro è bandito da carceri e scuole e all’estero cambiano la fine per renderla simile a quella del film. Perché vediamo la censura come un problema solo quando la fa la Cina?”

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Il finale di Fight Club, nel senso del film del 1999 diretto da David Fincher, in Cina è stato cambiato: la scena finale è stata tagliata del tutto e, con l’aggiunta di scritte “rassicuranti” sulla vittoria delle forze dell’ordine, viene disinnescato il messaggio sovversivo e anarchico della pellicola.

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Nella versione alterata, disponibile su TencentVideo (piattaforma di streaming che fuori dalla Cina si chiama WeTV), al posto dell’esplosione dei palazzi alla quale assistono tenendosi per mano il protagonista interpretato da Edward Norton e Marla Singer (Helena Bonham Carter) in Cina compare una scritta che informa gli spettatori che la polizia ha scoperto rapidamente il piano e ha arrestato tutti i criminali, prevenendo le esplosioni. Si aggiunge poi che Tyler (che in realtà sarebbe l’alter ego immaginario del protagonista senza nome, quello interpretato da Brad Pitt) dopo il processo è stato mandato in manicomio, ricevendo trattamento psicologico e venendo fatto uscire nel 2012.

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La notizia della censura non ha sconvolto più di tanto l’autore di Fight Club (il libro del 1996 da cui il film è tratto), Chuck Palahniuk. Prima lo scrittore su Twitter ha definito il finale “Super meraviglioso” ( “Avete visto che roba? In Cina c’è un lieto fine per tutti!”).

Have You Seen This Sh*t?
This is SUPER wonderful! Everyone gets a happy ending in China!

https://t.co/saVA2yro9B pic.twitter.com/20UzTi1nyI

— Chuck Palahniuk (@chuckpalahniuk) January 25, 2022

Dopodiché, intervistato da Tmz, ha fatto notare che in realtà il finale cinese paradossalmente si avvicina a quello del libro più di quello del film di Fincher: “La cosa ironica – le parole dell’autore – è che hanno allineato il finale quasi perfettamente con quello del libro, al contrario del finale di Fincher, che era più spettacolare. Quindi, in un certo senso, i cinesi hanno riportato il film a come era il libro”. Nel romanzo le esplosioni non avvengono a causa di un malfunzionamento e il piano del protagonista fallisce. Il personaggio che nel film è interpretato da Edward Norton perciò si spara, per poi risvegliarsi in un ospedale psichiatrico.

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Chuck Palahniuk

Palahniuk ha fatto presente che, a proposito di censura, in Occidente non è che le cose vadano molto meglio: da un lato ci sono le case editrici che dopo l’uscita del film hanno modificato il finale dle libro per renderlo più simile al film (“in realtà sono circa venticinque anni che ho a che fare con questo genere di modifiche”), dall’altro la censura a tuti gli effetti: “I miei libri sono severamente vietati negli Stati Uniti. Il sistema carcerario del Texas si rifiuta di avere i miei libri nelle sue biblioteche. Molte scuole pubbliche e la maggior parte delle scuole private si rifiutano di avere i miei libri. Ma è un problema solo quando la Cina cambia il finale di un film?”

Come dire, Paese che vai, censura che trovi.

Ephemera: TMZ
Dear Ted Cruz, Why is the novel Fight Club (as well as all my books) banned in the Texas prison system? Is that censorship? Or can only China censor things? Please hit me back.

https://t.co/6ZoO38W5pM pic.twitter.com/kZKoO7dkai

— Chuck Palahniuk (@chuckpalahniuk) January 27, 2022

Tag

  • Censura
  • Cina
  • Cinema
  • Libertà
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