image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Parente e il #bodypositive di Arisa: “Ecco perché preferire ancora Ornella Muti”

  • di Massimiliano Parente Massimiliano Parente

21 agosto 2020

Parente e il #bodypositive di Arisa: “Ecco perché preferire ancora Ornella Muti”
Massimiliano Parente, che si autodefinisce "il miglior scrittore italiano", ragiona in merito alla foto in costume della cantante che è stata definita una “ode al body positivity” e, oltre a Ornella Muti (alla quale ha chiesto di diventare sua amante), ci spiega di quando ci ha provato con Marisa Laurito e Enrica Bonaccorti e perché, nonostante tutto, preferisce ancora le “vecchie rifatte” alle giovani al naturale.

di Massimiliano Parente Massimiliano Parente

“Sono un albero di arance, un panino, una dea” scrive Arisa in una foto dove si mostra al naturale, e tutti a dire che brava Arisa, che bella Arisa, perché naturale è bello. Come se essere naturali fosse bello, io evito anche i cibi naturali. Tanto nessuno può dire che fa schifo, perché sarebbe subito lapidato per body shaming, anche se una che è un albero di arance quanto meno è molto schaming, soprattutto se è Arisa, che è solo Arisa. Io piuttosto allora preferisco le vecchie rifatte, e non le vecchie qualsiasi.

Visualizza questo post su Instagram

Sono un albero di arance, un panino al latte, una dea. #bodypositive #ilikeme #women #nature #rosalbapippa #ricominciareancora Link in bio👆🏻❣️#loveyourself #loveyourbody

Un post condiviso da Arisa (@arisamusic) in data: 18 Ago 2020 alle ore 1:08 PDT

Ieri ho scritto a Ornella Muti, su Instagram, in privato. Spero che mi risponda e che non mi si scagli addosso quella iena isterica olistica di Naike Rivelli, magari per gelosia. Il tutto è partito da una riflessione femminista che potrebbe avermi stimolato anche la tremenda Murgia, la quale vede i maschi solo come degli arrapati repressi dietro alle ragazzine. Voglio dire: i sex symbol degli anni Ottanta negli anni Ottanta non me l’avrebbero mai data, ma ora? E vuoi vedere che adesso farebbe piacere anche a loro? Perché magari soffrono la vecchiaia più di altre? D’altra parte, ne ho avuto una prova: una sera tardi con la mia amica Marisa Laurito ho avuto l’impressione che se ci avessi provato ci sarebbe stata, mentre non ci sarebbe mai stata negli anni Ottanta. Qualcuno penserà che Marisa Laurito non fosse un sex symbol ma non è vero, era nelle fantasie di molti italiani, è il tipo di napoletana pagnottella sexy che ti suscita certe fantasie perverse rustiche.

20200821 122255159 9295
Il messaggio di Parente a Ornella Muti

Stessa cosa con Enrica Bonaccorti, un giorno a casa sua le ho chiesto papale papale se voleva scopare (non si è offesa, anzi, mica è la Murgia, che si offende anche quando la chiedono a altre, o proprio per questo), mi ha detto di no ma perché è fidanzata con Giacomo, un gentile signore più vecchio di lei e io non ho insistito, ma se avessi insistito secondo me cedeva, e non tanto perché sono il più grande scrittore italiano ma perché sono un quarantanovenne adesso appetibile per loro, e di certo anche Enrica Bonaccorti negli anni Ottanta non me l’avrebbe data, era più tipo da Domenico Modugno o quella gente lì.

Una volta a casa di Roberto D’agostino, invece, ho incontrato Edwige Fenech ma non ho fatto nessuna avance sia perché ero a casa sua e gli avrei fatto fare brutta figura, sia perché si manteneva davvero bene e se la tirava ancora molto ma sono passati dieci anni, chissà com’è adesso, credo sia più disponibile e che si comporterebbe bene, con me o con altri, non come si sarebbe comportata con me o con altri negli anni Ottanta.

20200821 121913893 2132
Il messaggio di Parente a Arisa

Quindi ho scritto a Ornella, Ornella non mi risponde, ma non ha neppure visualizzato. Le ho scritto una lettera gentile in cui le dico che malgrado l’età la trovo molto attraente e se vuole diventare la mia amante part-time una volta al mese (non è per scortesia ma non ho molto tempo da dedicare al genere umano).

Di Ornella sono sempre stato innamorato, non è solo una questione di sesso, la porterei a guardare il cielo stellato e le parlerei di tutto l’orrore di cui è fatto questo universo senza speranza e lei avrebbe i brividi di emozione lungo la schiena. (l’alternativa a Ornella sarebbe stata Eleonora Giorgi, solo che Eleonora Giorgi adesso è diventata come la mia amica Barbara Alberti, e allora vecchia per vecchia mi tengo Barbara).

Tutto questo discorso insomma mi sembra molto femminista, perché dà alle donne famose vecchie ancora un barlume di possibilità di sentirsi come quando erano giovani, e a noi che quando eravamo giovani negli anni Ottanta potevamo solo sognarle la possibilità di trasformare quel sogno in realtà, sebbene in parte avvizzito, ma noi riempiamo quel vuoto di freschezza con la fantasia.

Certo, nel mio discorso la Murgia si attacca in ogni caso, ma lì io non c’entro.

Vedi anche

Massimiliano Parente: “Il Premio Strega è truccato ed è un club di moribondi”

Tag

  • donne

Top Stories

  • FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…

    di Riccardo Canaletti

    FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…
  • Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere

    di Riccardo Canaletti

    Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere
  • Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…

    di Aldo Nove

    Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…
  • ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...

    di Riccardo Canaletti

    ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."
  • Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

    di Aldo Nove

    Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

di Massimiliano Parente Massimiliano Parente

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

La terra ha finito le risorse. E adesso?

di Redazione MOW

La terra ha finito le risorse. E adesso?
Next Next

La terra ha finito le risorse. E adesso?

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy