Tieni in mano un flacone di Hardcore Religion to a Dance Beat e capisci di avere un’occasione, una che gli altri non hanno, un mazzo di carte truccato. John Richmond ha prodotto questa fragranza maschile con l’intenzione precisa di abbattere il rumore di fondo, restituire la purezza delle idee e sacrificare tutto ciò che non ci è fondamentale per trovare una risposta alla domanda: se non potessi fallire, cosa inizieresti a fare adesso?
Te lo passi sul collo, sul petto, sui polsi. Batti una volta. Stai già pensando a farlo. Il flacone è la purezza dell’età del ferro, le note di apertura sono il banchetto di una notte senza regole. Mela, bergamotto, coriandolo, una raffinata freschezza che si mescola a alle note di cuore: rosa, vetriver, cannella e legno di cedro danno una spinta intensa, persistente e meno giocosa ma potente, diretta. Note di fondo sono il muschio, l’ambra e il cashmere. È una sensualità avvolgente che rimane sui vestiti e nelle idee di chi la incontra. È un caffè per l’anima, Hardcore Religion to a Dance Beat. Esprime forza, ma non è mai violento.
Il nome di questa fragranza riporta a un vecchio disco degli anni Settanta inciso a Liverpool: Brutality, Religion and a Dance Beat, disco che racconta l’esordio dei Big in Japan. È il punk rock prima di diventare per tutti, nonché un altro modo per riportarci alla stessa storia di purezza, a quello che John Richmond vuole trasmettere.
Per essere liberi è necessaria fermezza, decisione. Poca propensione al compromesso, confidenza, intensità. Il segreto della libertà non esiste, è solo una scelta: Hardcore Religion to a Dance Beat non ti rende infallibile, ha però lo straordinario potere di darti un tocco diverso, un tocco di purezza abbastanza forte da regalarti una risposta a quella domanda lì, sfuggente e intensa come un profumo o la filosofia: se non potessi fallire, cosa faresti adesso? Cominceresti a muoverti. Adesso. Con due passate al collo, sui polsi, al petto.

