Sembra un libro di Carlo Gadda ma è accaduto davvero, ieri, sulla A91.
È Marco Guerini, il 56enne morto ieri in un incidente che, oltre alla drammaticità dell’evento, provoca un senso di mistero a chi si interessa dell’accaduto.
L’incidente è avvenuto in autostrada attorno alle 13:00. Secondo le prime ricostruzioni, mentre l’uomo si trovava alla guida della sua Opel Corsa, circa mille euro in contanti sarebbero improvvisamente volati fuori dal suo finestrino. Il 56enne si sarebbe fermato per raccogliere il recuperabile lungo la strada e sarebbe stato a quel punto che una signora di 84 anni, alla guida di una Fiat 500, non avrebbe avuto i riflessi così pronti da evitare l’impatto. L’incidente avrebbe scatenato il panico lungo la strada, con molti automobilisti che si sarebbero fermati, per lo spavento e per prestare aiuto.
Il corpo agonizzante di Guerini e il denaro disperso a pochi metri da lui avrebbero fatto da teatro a quella che potrebbe sembrare la scena di un film ma che purtroppo è la realtà. Una realtà fredda, insolita, inaspettata e avvolta da un alone di mistero.
Il quadro della ricostruzione dell’episodio si è però complicato quando, nel pomeriggio dello stesso giorno, un testimone dell’incidente si è presentato alla stazione dei carabinieri di Villa Bonelli, consegnando 360 euro in contanti che aveva trovato nella zona dell’incidente.
Il testimone ha inoltre affermato di aver visto alcune persone fermarsi e raccogliere altri soldi; si pensa a una cifra totale di più di mille euro.
È a questo punto che le prime ricostruzioni hanno preso ad essere messe in discussione. È infatti possibile che i soldi fossero già presenti lungo la strada e che Guerini si sia fermato, a sua volta, per raccoglierne quel che poteva.
Le intenzioni dell’uomo sono quindi chiare, resta da stabilire la provenienza delle banconote, il che è probabilmente fondamentale ai fini di una ricostruzione completa dell’incidente.
Qualora la circostanza fosse confermata, toni agghiaccianti assumerebbe la circostanza secondo la quale molti automobilisti si sarebbero fermati per raccogliere le banconote invece che prestare soccorso: un quadro emblematico di una società che sta perdendo, o che forse ha perso da tempo, il suo carattere di comunità per dare spazio ad un individualismo che supera addirittura le barriere che separano la vita dalla morte.
Curioso, infine, il fatto che l’incidente sia stato provocato in un punto adiacente alla zona dove operava la banda della Magliana; che sia una zona maledetta dal destino?
Per la ricostruzione completa bisognerà attendere i risultati ufficiali delle indagini, ma ad una conclusione possiamo arrivare subito: forse è meglio per tutti passare definitivamente al bancomat.